Ma che la sindaca Nargi voglia far tornare ad Avellino la “buona politica” potrebbe non essere una buona notizia: né per chi è di centrosinistra, né per chi è di centrodestra. Sì, perché lo aveva già detto tante volte in passato e lo ha ribadito ancora, lei è di centrosinistra: alle Europee ha votato per una formazione di centrosinistra. Il suo problema con il centrosinistra avellinese è che non condivide le modalità con le quali viene gestito il partito.
Non ne condivide le liturgie interne; non ne apprezza gli interpreti (o almeno non tutti). Quindi con loro ci sarà poco dialogo in questa consiliatura. Con quelli di centrodestra ancora meno. Qualche speranza, forse, di dialogo, ci potrà essere con il democristiano Rotondi. Tanto che lo difende da chi dice che l’ex Dc sta dicendo di “aver contribuito alla vittoria del centrodestra ad Avellino”: Nargi ha letto le dichiarazioni di Rotondi, e dice di averci visto qualcosa di diverso rispetto a quello che riportano i giornali. “La nota di Rotondi diceva il contrario. Per quanto mi riguarda ho sempre detto che la mia essenza politica che non è di destra. E anche gli alleati che mi hanno aiutato sono civici. Quindi la competizione elettorale non è stata politica, Ha semplicemente perso il centrosinistra. Anzi, ha perso la sinistra. Ha perso quella politica giustizialista che è lontana dai problemi della gente“.