La Sindone, una realtà nascosta, l’Inner Wheel Club di Avellino promuove un convegno – Corriere dell’Irpinia

0
2



E’ dedicato alla Sindone: una realtà nascosta il convegno promosso dal Club di Avellino Inner Wheel in collaborazione con l’Inner Wheel Club Torino, in programma il 23 gennaio, alle 15, sulla piattaforma Zoom. A portare i propri saluti Maria Forino, presidente Inner Wheel Club di Avellino, Ottavia Berta, presidente Inner Wheel Club Torino, Giuliana Bausano Vinardi, presidente Consiglio Nazionale Inner Wheel Italia, Teresa Iorio Caldarulo, governatrice Distretto 210 Inner Wheel Italia, Cristina Poggio, governatrice Distretto 204 – Inner Wheel Italia, l’Abate di Montevergine Riccardo Luca Guariglia. A relazionare saranno la sindologa professoressa Emanuela Marinelli  su “La Sindone e le ricerche scientifiche: una datazione controversa”, Pierluigi Baima Bollone, professore emerito di medicina legale a UniTorino su “La Sindone e le indagini ematologiche: una verità nascosta”, il teologo don Domenico Repice su “La Sindone dall’Oriente all’Occidente: tracce letterarie e iconografiche”, Teresa Colamarco, paleografo su “La Sindone e Montevergine; una realtò poco nota”. A condurre l’incontro Teresa Colamarco di Inner Wheel Club di Avellino.

Un mistero, quello della Sindone, che continua ad alimentare un dibattito tra gli storici. Risalirebbe al 1353 la prima testimonianza storica. Il 20 giugno il cavaliere Goffredo (Geoffroy) di Charny, che aveva fatto costruire una chiesa nella cittadina di Lirey dove risiedeva, dona alla collegiata della stessa chiesa un lenzuolo che dichiara essere la Sindone che avvolse il corpo di Gesù. Egli non spiega però come ne sia venuto in possesso.

Il riferimento è a un lenzuolo di lino conservato nel Duomo di Torino, sul quale è visibile l’immagine di un uomo che porta segni interpretati come dovuti a maltrattamenti e torture compatibili con quelli di un condannato alla crocifissione e descritti nella passione di Gesù. Nel 1988, l’esame del carbonio-14 sulla Sindone, eseguito contemporaneamente e indipendentemente dai laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo, ha datato la sindone in un intervallo di tempo compreso tra il 1260 e il 1390, periodo corrispondente all’inizio della storia della Sindone certamente documentata. Tale datazione è messa in discussione dai sostenitori della autenticità della Sindone, in particolare per le asserite contaminazioni che avrebbe subito nei secoli. Le ultime esposizioni pubbliche sono state nel 1978, 1998, 2000, 2010, 2013 (quest’ultima soltanto televisiva[4]), dal 19 aprile al 24 giugno 2015] e l’11 aprile 2020.

Era il 7 settembre del 1938 quando il cardinal Montini (che poi divenne Papa VI) decise di far portare la reliquia a Montevergine: chiamò a Roma l’abate Ramiro Marcone per comunicargli la decisione. La cassa rimase sotto l’altare del Coretto da notte del cenobio, un pregevole manufatto ligneo del ‘600, rimase lì fino alla fine della seconda guerra mondiale.



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here