Sono stato costretto a leggere questo libro dal suo autore Luigi Borriello. Mi ero ripromesso di non recensirlo per principio. Non so bene per quale principio. Ma poi ho ceduto per una lauta ricompensa.
E allora, il titolo del libro è accattivante: “La Stirpe dei Giusti”. La prima dei “Giusti” è Jeanne, una guerriera dal “Sangue Celeste” che combatte a cavallo di Buio indossando un elmo senza visuale. Si affida ad uno “Stato di Grazia”. Che cos’è? La paladina dell’esercito francese ha imparato una pratica guerriera ancestrale che somiglia alla meditazione e che le dà un potere sovrannaturale, rendendola veggente, forte, imbattibile.
Come ha fatto Jeanne ad imparare questa tecnica?
Il segreto è in un antico manoscritto che cela una verità criptata da CIPHEPR-7 e protetta in una USB blindata. La formula per la “Grazia” è la “Lingua Celeste”. Che però non può finire nella mani sbagliate e deve rimare occulta.
Del sommo potere vanno in cerca infatti misteriosi e spietati sicari, che operano per conto di fameliche corporazioni che hanno come obiettivo il dominio del mondo. E sono pronte a tutto. Anche loro hanno tecniche segrete, come ad esempio una vibrazione contraria alla benefica 432Hz, la malefica 66.6. Ed è solo l’inizio.
“La Stirpe dei Giusti” è un racconto epico dello scontro tra bene e male, un avventuroso romanzo di guerra ambientato in un mondo parallelo, favolistico ma reale e vivido e attuale. Spade sguainate e sangue, inganni, fughe, inseguimenti.
L’autore dimostra una coinvolgente potenza visionaria, costruendo una iperealtà virtuale animata da archetipi universali. Un libro sorprendente per la forza evocativa, iniziatico, con tanti riferimenti esoterici, un romanzo catartico che trasfigura la realtà.
Il lettore apre gli occhi ad una nuova, imprevedibile e allucinata visione del mondo, e si ritrova consapevole che il destino dell’umanità è affidato a noi tutti, al nostro coraggio di combattere la guerra contro il male, armati di una sapienza che per i “Giusti” non ha segreti e che dà potere, tutto il potere metafisico di cui si ha bisogno. Basta ascoltare la “Lingua Celeste”.