E’ stata l’occasione per una riflessione a tutto campo sull’emergenza povertà il terzo appuntamento con il Borgo dei Filosofi, promosso dal Comune di Avellino con la direzione scientifica di Angelo Antonio Di Gregorio. Anna Cavaliere si è interrogata su come si parla oggi di povertà e su come la povertà è stata analizzata nella storia umana. “Fino agli albori dell’età moderna – spiega Cavaliere – la povertà è stata vista come un fenomeno naturale, come un destino inesorabile. Solo successivamente a prevalere è stato un diverso punto di vista, con la povertà affrontata prima da un punto di vista teologico e a partire da Hobbes strettamente politico. Il contrattualismo nasce proprio da questa concezione della povertà come fenomeno sociale. Ed è il modo in cui viene affrontata dalle moderne democrazie”. A caratterizzare la terza giornata della rassegna anche l’intervento di Diego Fusaro su democrazia, sovranità e popolo. Domani mattina sarà la volta di Andrea Pitasi con il suo intervento su “Gioco a tre in quattro scenari: l’ordine mondiale spiegato facile”. Alle 12 toccherà a Pietrangelo Buttafuoco con il suo “Elogio di Ciccio Tumeo” Il 6 maggio la riflessione proseguirà con l’intervento di Paolo Ricci su “Democrazia, Stato e impresa”,
Massimo Adinolfi su “Il momento democratico” e di Ilvo Diamanti su “La democrazia presidenziale”
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