L’analisi della giornata – Lucarelli, la legge del 3. Avellino, via la calcolatrice

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Tre gol al Bari. Tre gol al Teramo. Utilizzando lo stesso trattamento, la Ternana liquida nel giro di una settimana le due più immediate inseguitrici e continua la sua inarrestabile marcia in vetta alla classifica. I numeri rossoverdi fanno impressione e si aggiornano di giornata in giornata. Quella di ieri è l’ottava vittoria consecutiva, banchettata anche con il quattordicesimo marcatore stagionale (Torromino) ed impreziosita dall’ottavo clean sheat stagionale di Iannarilli che fa della difesa umbra la migliore di tutto il raggruppamento. Dalle parti del Liberati si frena, si guarda “alla Luna e non al dito” ma è praticamente impossibile non esaltarsi davanti ad un percorso simile. Di fronte ad una squadra praticamente perfetta che ieri è partita a razzo, ha saputo gestire il ritorno degli avversari, ha ampliato come spesso accade il divario nella ripresa. Sfruttando al massimo una profondità di rosa che non ha effettivamente eguali. Il Teramo è caduto e si lecca le ferite. Dal pomeriggio umbro escono però ancora buoni segnali dalla squadra biancorossa, che alla lunga ha pagato inevitabilmente anche il fatto di essere alla terza partita settimanale. La reazione alla partenza choc degli avversari, con la giovane difesa di Paci in balia di Falletti e compagni, c’è stata ed è stata di buon livello. Gli abruzzesi restano una squadra da prendere con le pinze, destinata a dire la sua fino in fondo per le prime posizioni della classifica.

Bari ok

Si riscatta e si riprende il secondo posto il Bari di Auteri (tornato in pista dopo lo stop per Covid). La trasferta in casa della Casertana si presentava alla viglia complicata e così è stata per buona parte della prima frazione. Ad alleggerire il compito dei galletti ci ha pensato l’ingenuità di Konate (due gialli in pochissimi minuti) che ha cambiato l’inerzia di una gara fin lì equilibrata. Da lì i pugliesi hanno fatto valere il loro maggior tasso tecnico ed hanno scatenato i loro cavalli di razza (Antenucci-Montalto) per tornare al successo e riagganciare il Teramo in classifica. Si sorride ma bisogna lavorare. I biancorossi rispetto alle altre due di testa sono stati fin qui meno squadra, appoggiandosi maggiormente alla qualità dei singoli che spesso e volentieri hanno tolto le castagne dal fuoco.

Le altre big

Il resto della giornata ha visto i successi preziosi di Catanzaro e Juve Stabia. Calabro e Padalino hanno sfruttato entrambi il favorevole turno casalingo a disposizione ed hanno cementato la loro graduatoria. Ancora a rilento il Catania di Raffaele (giustamente ai box dopo il brutto gesto antisportivo nel recupero con la Vibonese). I rossoblù, ancora appannati in zona gol, non vanno oltre il pari a reti bianche con la Turris. Troppo poco per sperare di poter tornare in alto. I corallini invece si confermano ancora tosti e difficili da superare, proseguendo un’imbattibilità esterna che, tra D e C, dura ormai da un anno e mezzo.

I lupi

Terza giornata di fila davanti alla Tv per l’Avellino di Piero Braglia. Dopo quelle con Monopoli e Bisceglie, salta anche la gara di stasera contro il Potenza. Stavolta al rinvio è stata obbligata proprio la formazione biancoverde, costretta anch’essa a fare i conti in prima persona con il Covid. Lupi fermi alla sfida con la Paganese dello scorso 11 novembre, con 15 punti portati a casa in 8 partite disputate. Settimo posto in classifica, con un numero di gare giocate superiore soltanto al Bisceglie di Bucaro. Prendendo la calcolatrice e volando di fantasia tutto diventerebbe più roseo. Ma è proprio questo l’errore da non commettere. Bisogna pensare ad una gara per volta. Senza assilli, senza frenesie. Tornando ad essere la squadra compatta e cattiva delle prime giornate di campionato si può guardare con fiducia al futuro. Trasformando i freddi numeri di una calcolatrice in dati reali sul rettangolo di gioco.





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