l’associazione Hirpus presenta il progetto ‘Assist’ – Corriere dell’Irpinia

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Creare una rete perenne di confronto tra le Associazioni operanti sul territorio e dare vita, mutando le dinamiche dell’Intelligenza Artificiale, ma anche utilizzando lo strumento dell’Ai, per portare all’attenzione della cittadinanza e delle amministrazioni locali proposte ed istanze.

Questo l’obiettivo del Progetto Assisti presentato ieri, giovedì 20 febbraio, presso il Circolo della Stampa di Avellino. L’evento, moderato dalla giornalista Stefania Marotti, ha registrato la presenza di diverse associazioni operanti sul territorio cittadino e provinciale (dalla fondazione Umberto Veronesi alla Fidapa, passando per il Lions Club di Avellino e l’Amg Giveback) e la partenza di un tavolo di confronto per dar vita ad un nuovo metodo di confronto e collaborazione tra le anime associative attive dentro e fuori il capoluogo.

“L’Intelligenza Artificiale – ha spiegato il presidente dell’associazione Hirpus, l’ingegner Michele Famiglietti – può ampliare le possibilità di successo del lavoro quotidiano delle associazioni, facilitando il dialogo e creando una rete capace di generare un impatto concreto sulle politiche che riguardano la comunità. Il progetto Assist (acronimo per Artificial Intelligence per Sostenere e Stimolare l’Impatto Sociale e Territoriale) non è altro che un modello di confronto, tra soggetti proponenti e confutatori, finalizzato ad individuare un’ipotesi condivisa e conclusiva”.

L’obiettivo è “misurare la bontà dei progetti, comprendere il loro reale effetto benefico tramite l’analisi del divario tra aspettative e risultati. La nostra volontà – sottolinea Famiglietti – è quella di avviare un processo di giving back a favore della comunità che veda la presenza delle associazioni in un’ottica di pari dignità”.

Dopo Famiglietti, la parola è andata ai membri direttivi dell’associazione Hirpus. Da Antonio Iannuzzi (“L’IA è ormai centrale in tutti i settori e può potenziare il nostro raggio d’azione. La comunicazione è essenziale affinché le associazioni possano essere percepite e incidere nei modelli sociali, senza però rischiare l’omologazione. Dobbiamo sfruttare le nuove tecnologie per confrontarci e condividere esperienze, creando un’intelligenza sociale”) a Fabrizio Pesiri (“L’Intelligenza Artificiale non è perdita di creatività ma spunto per nuove idee ed ampliamento dei nostri orizzonti”) fino a Ciro Iovine (“I risultati dei Tavoli Tematici di Assist verranno pubblicati alla stregua di ricerche scientifiche. Al centro c’è un approccio generativo e non speculativo”) fino a Maria Elena Iaverone (“La grande partecipazione di oggi, anche da parte delle associazioni, è un seme da far germogliare”).

L’incontro si è anche articolato in un largo dibattito che ha visto il contributo di professionisti provenienti da diversi settori, dall’architettura all’innovazione tecnologica, fino ai servizi per le Pubbliche Amministrazioni. Al centro l’idea dell’Intelligenza Artificiale come “moneta sociale” e strumento di risoluzione delle ingiustizie economiche e sociali. Come sottolineato dall’ingegnere Aurelio Voccia, uno degli intervenuti, “l’IA può essere una leva fondamentale per migliorare l’equità sociale, ad esempio nel lavoro di indagine reddituale, riducendo le disuguaglianze e garantendo una distribuzione più equa delle risorse”.

A conclusione dell’evento, il presidente Famiglietti ha annunciato la partenza dell’iniziativa: “Abbiamo ricevuto ampi consensi per il Progetto Assist e presto convocheremo un nuovo tavolo per strutturarlo insieme alle Associazioni che vorranno farne parte. La nostra è una iniziativa aperta a tutti”.



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