L’associazione ‘Sos Impresa Avellino’ celebra la Prima giornata nazionale Antiracket con un focus sul processo ‘Aste Ok’

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Martedì 14 gennaio l’associazione ‘Sos Impresa Avellino’ celebrerà la Prima giornata nazionale Antiracket con l’evento “Da Libero Grassi alla realtà odierna dell’Irpinia: il racket delle aste, l’usura ed il sovraindebitamento”. L’associazione, presieduta dall’imprenditore Domenico Capossela, fa sapere che “in vista della proposta di legge per l’istituzione ufficiale del 10 gennaio come Giornata Nazionale Antiracket, organizziamo ad Avellino un importante evento, il 14 gennaio alle 19, presso il Circolo della Stampa di Avellino. Un evento volto a sensibilizzare la cittadinanza sulla lotta al racket e sulla necessità di promuovere la cultura della legalità”.

L’evento vedrà la partecipazione del presidente Capossela, dell’avvocato penalista Francesco Pugliese, del giornalista Vinicio Marchetti e del responsabile della Caritas di Avellino. Sos Impresa Avellino sottolinea intanto il valore della Giornata nazionale antiracket e del perché verrà istituita proprio in quella particolare data: “Il 10 gennaio 1991 segna un punto di svolta nella lotta contro il racket, anniversario della lettera aperta di Libero Grassi al Giornale di Sicilia, in cui rifiutò pubblicamente di pagare il pizzo. Questo atto coraggioso ha ispirato la nascita del movimento antiracket. Tale giornata non si limita a celebrare il passato, ma è un invito a rafforzare l’impegno collettivo contro le mafie, coinvolgendo cittadini, istituzioni e le nuove generazioni. Gli eventi previsti in città come Palermo, Campobasso, Avellino e Ravenna rappresentano tappe significative di un ampio calendario di iniziative. Queste occasioni mirano a riaffermare l’importanza della legalità e il coraggio di coloro che decidono di opporsi alla criminalità organizzata”.

Gli organizzatori fanno sapere anche che il dibattito “affronterà anche il noto processo Aste OK, nel quale il tribunale di Avellino, lo scorso 27 aprile, ha stabilito che il clan coinvolto nelle aste operava come entità autonoma, distinta dal Nuovo Clan Partenio. La lotta al racket è una battaglia condivisa. Il coraggio individuale deve essere accompagnato dalla responsabilità collettiva e solo unendo le forze sarà possibile costruire una società più giusta e libera”.



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