I lavori allo stadio Partenio Lombardi sono, attualmente, in stand by. Secondo quanto filtrato da Palazzo di Città ad oggi sarebbe tutto fermo, dovendo intervenire soltanto sui famosi seggiolini per la cui installazione iniziò a lavorare la società capeggiata da Izzo-Circelli, per poi (per ovvi motivi) far saltare tutto.
Gli interventi necessari verranno dunque ripresi quando si saprà di più sull’effettiva possibilità di far entrare o meno allo stadio i tifosi nella prossima stagione, e soprattutto quando (ottobre o dicembre i mesi indicati). Sulla quantità di seggiolini da inserire bisognerà dunque discuterne con l’Us Avellino, in base a quella che sarà la capienza massima richiesta dal club.
E proprio la società biancoverde sarebbe in attesa anche per la potenziale campagna abbonamenti: senza sapere quando si potrà entrare di nuovo allo stadio e in quante persone, è difficile fare ragionamento in questo senso. Dunque sarà fondamentale capire le intenzioni del Ministro dello sport Vincenzo Spadafora. L’opinioni dei tifosi in generale è chiara, i supporter biancoverdi poi l’hanno resa indelebile con lo striscione: “Stadi chiusi e tifo virtuale, questo non è più uno sport popolare!“.
Per la questione canoni da pagare, infine, nulla di nuovo: gli ormai famosi 100.000 euro che il Comune deve incassare fanno riferimento alla gestione Sidigas, con la famiglia D’Agostino che invece, secondo il piano di rateizzazione chiesto prima del lockdown, dovrebbe iniziare a pagare dal mese di dicembre.
