Si fa vetrina della migliore cinematografia francofona del Canada, Cinema Québec Italia con la ventesima edizione delle “Journées du cinéma québécois en Italie / Le giornate del cinema quebecchese in Italia”, dal 3 al 9 marzo 2023, ancora una volta in formula ibrida: in sala a Milano ( 3/3 Cinémagenta63 dell’Institut Français Milano), Torino (5/3 Museo Nazionale del Cinema), Bologna (4/3 e 6/3 Cinema Orione), Avellino (7/3 Cinema Partenio) e Napoli (8/3 Cinema Academy Astra in collaborazione con Arci Movie e Astradoc e 9/3 L’Asilo); e online con una speciale programmazione di cortometraggi sulla piattaforma OpenDDB, liberamente accessibile da tutta Italia.
Un viaggio appassionato lungo il fil rouge dei “Destini paralleli” attraverso 11 opere di finzione e di genere documentario, con tre lungometraggi e otto cortometraggi non ancora distribuiti in Italia, in anteprima italiana, che accendono luci sul presente, ma anche incontri con artisti e produttori e un talk di approfondimento sulla produzione cinematografica del Québec.
Un programma di ampio respiro che “ci porta a riconoscere i destini paralleli e a identificarci nelle storie dei protagonisti. Il tempo del cinema è un tempo immaginario e, dentro a quel suo ritmo scomposto, si generano i destini che immaginiamo paralleli alle nostre identità” dichiara il direttore artistico Joe Balass, che dopo due anni di pandemia torna in Italia per presentare la rassegna nelle varie sale coinvolte nel circuito della ventesima edizione. E per celebrare il ritorno in sala, ci sarà anche la regista Miryam Charles con l’anteprima italiana del suo film Cette Maison, che accompagnerà le Giornate a Milano, Torino, Bologna e Napoli.
Organizzata durante il mese internazionale della Francofonia, tutti i film in programma saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Sarà la regista Miryam Charles a inaugurare in presenza il festival a Milano, con la prima italiana del suo Cette maison, straziante viaggio nella memoria in cui la regista, produttrice e direttrice della fotografia di origine haitiana, resuscita la cugina assassinata Tessa per raccontare la vita che le è stata negata e conversare con sua madre sulla crudeltà della loro separazione. Un documentario dal taglio sperimentale in cui i morti e i vivi si riuniscono, presentato in anteprima assoluta alla Berlinale 2022 e passato con successo nei principali festival cinematografici di tutto il mondo. Miryam Charles rimarrà in Italia per presentare il film anche a Torino, Bologna e Napoli.
Dall’ultimo Toronto International Film Festival, dove ha debuttato ed è stato premiato con una menzione speciale della giuria, arriva Viking diretto dal filmmaker e musicista Stéphane Lafleur, in programma il 7 marzo al Partenio, con la partecipazione del direttore artistico Joe Balass, un insolito film di fantascienza, in cui fantasia e finzione passano in secondo piano rispetto ai misteri della psiche umana. Stéphane Lafleur, già autore di Continental, un film sans fusil (presentato alle Giornate degli Autori e premiato al TIFF di Toronto nel 2007), En terrains connus (Premio della giuria ecumenica alla Berlinale 2011) e di Tu dors Nicole (selezionato alla Quinzaine des Réalisateurs nel 2014), firma qui una commedia drammatica con protagonisti cinque volontari reclutati da un centro spaziale per formare una squadra sulla Terra che si occupi a distanza dei problemi interpersonali di cinque astronauti in missione su Marte.
Chiude la selezione dei lungometraggi un’altra anteprima italiana, Arsenault et fils, settimo film di Rafaël Ouellet, un thriller mozzafiato in cui una famiglia di bracconieri di Témiscouata – tra le zone più belle del Québec caratterizzata da panorami mozzafiato, una natura rigogliosa e numerosi laghi – vede le proprie attività stravolte da un giorno all’altro sotto l’influenza di una giornalista radiofonica arrivata dalla città. Ispirata a film come Il Padrino e Quei bravi ragazzi, la storia è girata nel villaggio in cui è cresciuto il regista attingendo ai suoi più lontani ricordi.
Come per le passate edizioni, l’eclettico panorama di cinema del Québec si completa con otto pluripremiati cortometraggi, di svariati generi e stili, selezionati dalle più importanti manifestazioni cinematografiche internazionali. Tra questi, Ousmane di Jorge Camarotti, premiato in tantissimi festival tra cui l’Aspen Short Film Festival e presentato tra gli altri a Clermont-Ferrand International Short Film Festival, con protagonista un nuovo immigrato del Burkina Faso che vive a Montréal; La Soeur de Margot di Christine Doyon, vincitore come “Best live action short film” al Chicago International Children’s Film Festival, su una ragazzina che deve imparare a conciliare due mondi quando la sorella disabile inizia a frequentare la sua scuola; e Triangle noir di Marie-Noëlle Moreau Robidas, un corto acclamato in tantissimi festival di animazione tra cui il Montréal Animation Film Summit dove si è aggiudicato il premio del pubblico, un lavoro ipnotico e toccante sulla solitudine e l’alienazione nel contesto della bellissima ma mortale tempesta di ghiaccio che colpì alcune zone del Canada nel 1998, togliendo in molti posti la corrente elettrica. Da segnalare anche il bel cortometraggio presentato alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti, III di Salomé Villeneuve, figlia d’arte del grande regista Denis Villeneuve, e il pluripremiato Sikiitu di Gabriel Allard Gagnon, che segue le vicende di un ragazzo Inuit di 15 anni, Ali, il cui sogno è diventare un artista hip-hop.
Le Journées du cinéma québécois en Italie sono organizzate in collaborazione con il Conseil des arts et des lettres du Québec, la Société de développement des entreprises culturelles du Québec, la Delegazione del Québec a Roma, l’Ambasciata del Canada in Italia, insieme a Compass Productions e in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Tutti film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.
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