“Le parole non bastano” – Corriere dell’Irpinia

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di Rodolfo Picariello

Frigento – Una comunità intera attonita per la tragedia che ha colpito la famiglia Di Chiara. Un giovanissimo, ventuno anni ancora da compiere, è volato via insieme ad altri tre ragazzi, altrettanto giovani. L’incidente mortale che ha spezzato la vita di Francesco Di Chiara è stata la notizia che ogni frigentino ha letto come prima di ogni altra appena sveglio. Altri invece ne avevano avuto notizia la notte stessa, intorno all’una. A riassumere lo stato dei cittadini è il commento con la voce rotta dal dolore, del sindaco Carmine Ciullo. «Siamo costernati, come comunità, per questo grave lutto che ha colpito la famiglia Di Chiara, e che ha spezzato una vita giovanissima. Di fronte a queste tragedie che dire? Le parole non bastano, posso solo esprimere il cordoglio e la vicinanza alla famiglia Di Chiara e alle altre famiglie dei giovani scomparsi in questo tragico incidente».

Il sindaco ha inoltre annunciato che il giorno dei funerali sarà dichiarato lutto cittadino. Ancora non si conosce la data dei funerali, ma passerà qualche giorno prima di poterli celebrare. I corpi dei giovani si trovano presso l’ospedale di Benevento e sono state avviate le procedure per gli esami di rito in questi casi. E, quindi, si vivranno altre giornate angosciose per le famiglie colpite dalla tragedia.

A Frigento ieri tutti a cercare , sui telefonini, le foto dei giovani scomparsi. E ricordare il ragazzo che spesso si faceva vedere a bordo della sua auto e poi passeggiare per i luoghi più belli del paese. Il papà di Francesco, Lello, vive e lavora in Svizzera, è arrivato presso l’ospedale sannita dove era atteso da amici fraterni che lo hanno circondato di affetto. Anche Francesco era stato in Svizzera ma poi era rientrato in Italia ed aveva superato i test per iscriversi alla facoltà di Economia presso l’Università romana Luiss. Da dove era arrivato, nelle ore precedenti l’incidente, per passare qualche giorno di vacanza con gli amici. Ma il crudele destino ha voluto diversamente e quattro giovani vite sono volate via.

I primi ad avere notizia dell’incidente sono stati dei giovani che erano in gruppo assiepati nelle vicinanze della scuola media e della chiesa di San Marciano, a discutere di questioni legate alle vacanze. Le prime notizie davano per ferito il giovane Francesco, subito sono partiti per Mirabella alcuni giovani frigentini che poi hanno comunicato la morte del ragazzo. Il dolore ha invaso il cuore degli amici e dei conoscenti che sono tornati a casa.

Una nottata senza dormire per molti di loro. Per la comunità intera invece è stato il risveglio bruttissimo, quando hanno acceso la Tv per conoscere le ultime notizie e hanno sentito del “tragico incidente in Irpinia, quattro giovani tra 21 a 19 anni sono morti”. A quel punto è scattata la ricerca di notizie ed ogni gruppo, formatosi spontaneamente, era impegnato a ricordare il ragazzino deceduto, i genitori, i nonni. Tutti molto conosciuti nella comunità frigentina e sturnese, il Comune di origine di Mena Di Cecilia, la mamma di Francesco. Per lei e il marito Lello, ed il fratello maggiore di Francesco, Antonio, è l’inizio di una dolorosa amputazione del corpo della famiglia. E da oggi Frigento ha un figlio in meno. Tutta la comunità è in lutto e si stringe intorno a Lello, Mena e Antonio.



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