Legambiente: 2024 grigio per le città campane. Acerra maglia nera. Otto hanno superato i limiti giornalieri di PM10

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Un 2024 “grigio” per le città campane per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. Sono 8 le città campane, a non rispettare il limite previsto per il PM10 di 35 giorni con una concentrazione media giornaliera inferiore a 50 microgrammi per metro cubo (µg/mc). Un 2024 più ricco di smog rispetto al 2023 dove erano 7 le città campane “fuorilegge“. Nel dettaglio nel 2024, itesta alla classifica delle città fuorilegge secondo la normativa vigente c’è Acerra, con 85 giorni di sforamento registrati nella centralina posizionata nella zona industriale (a cui si aggiunge anche il dato dei 53 giorni rilevato dalla centralina di Scuola Caporale), seguita da San Vitaliano ( Scuola Marconi) con 57 superamenti( lo scorso anno furono ben 74)e Napoli (Ospedale Pellegrini) entrambe con 56 giorni e Volla (Via Filichito) con 48 giorni superamento del limite giornaliero. Sopra i 35 giorni troviamo anche Maddaloni con 43 giorni, Pomigliano e Teverola con 44 giorni e Aversa (Scuola Cirillo) con 40 giorniDa registrare rispetto il 2023 la new entry di Pomigliano che lo scorso anno con 31 giorni non risultava fuorilegge e di Maddaloni che nel 2023 registrò 25 giorni di superamento.

La lotta allo smog è ancora in salita secondo il report di Legambiente che ha analizzato i dati del 2024 nelle città campane,sia per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili PM10 secondo i dati delle centraline dell’Arpac. Va ricordato che i giorni di superamento del PM10 sono considerati dei momenti di “picco”, delle fasi acute di inquinamento che servono come campanello di allarme per le amministrazioni per prendere provvedimenti urgenti e immediati a tutela della salute; ma sono soprattutto il parametro di riferimento che maggiormente risente delle condizioni meteorologiche – favorevoli o avverse che siano – e che non sempre rappresenta il miglioramento o peggioramento di una situazione.

Ancora una volta l’obiettivo di avere un’aria pulita in molti dei centri urbani della nostra regione rimane un miraggio, come dimostra la fotografia scattata per il 2024 “, dichiara Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania. Eppure le fonti sono note così come sono disponibili e conosciute le azioni e le misure di riduzione delle emissioni, ma continuiamo a registrare ancora forti e ingiustificati ritardi nel promuovere soluzioni trasversali. Serve quindi un cambiamento radicale, attuando misure strutturali ed integrate, capaci di impattare efficacemente sulle diverse fonti di smog, dal riscaldamento degli edifici, dall’industria all’agricoltura e la zootecnia fino alla mobilità con investimenti sul trasporto pubblico. Per questi motivi, da qui ai prossimi anni, per accelerare la transizione ecologica sarà centrale adottare misure che puntino davvero sulla mobilità sostenibile, elettrica, intermodale, di condivisione ripensando anche gli spazi urbani Prioritario – conclude la direttrice di Legambiente Campania – è investire su uno svecchiamento del parco autobus, puntando su un trasporto pubblico locale moderno, treni per pendolari e mobilità alternativa, senza dimenticare la riqualificazione energetica degli edifici, garantendo così una riduzione nelle emissioni dagli impianti di riscaldamento domestici.”



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