E’ passata da un po’ la mezzanotte quando Big Mama sale sul palco del festival di Sanremo, diciassettesima nella scaletta allestita da Amadeus. Porta con sè tutta la sua grinta e energia, più forte di qualsiasi scaramanzia. Canta “La rabbia non ti basta” e la sua voce arriva alla pancia. Elegantissima nel suo abito lungo nero, tutto tulle e trasparenze, scollatissimo, creazione di Lorenzo Seghezzi, che esalta le forme nel segno di quell’orgoglio del proprio corpo che rivendica con forza, lunghe unghie nere da dark lady, canta “Guarda me. Ora sono un’altra. La rabbia non ti basta”. Si scatena e si diverte sul palco ma poi quasi si scioglie al termine dell’esibizione. L’emozione è forte e abbraccia Amedeus “Voglio dedicare questo brano a mio padre e mia madre”. E poi “I fiori non me li dai?” gli chiede semplice e sbarazzina come è sempre. Tutta l’Irpinia fa il tifo per lei, a San Michele c’è anche un maxischermo allestito nell’oratorio parrocchiale. Lei il suo festival già lo ha vinto, forte e piena di talento, nient’affatto diva ma spontanea e sincera come solo le grandi artiste sanno essere. Lei, abituata a fare i conti con discriminazioni e bullismo, ha saputo trasformare quella rabbia in musica, portando la sua storia sul palco, con un testo che colpisce a primo ascolta e oggi è un modello per tanti giovanissimi
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