Primo round a favore dei sindaci della Valle dell’Irno per il potenziamento dell’ospedale Landolfi di Solofra. Il plesso sanitario è destinatario di un finanziamento di 529mila euro per quattro posti di terapia intensiva. Un primo passo per rendere più efficiente l’ospedale controllato dall’azienda ospedaliera Moscati di Avellino.
I sindaci Michele Vignola di Solofra, Girolamo Giaquinto di Montoro e Vito Pelosi di Serino in rappresentanza di 28 fasce tricolori hanno manifestato il loro apprezzamento per la scelta compiuta dalla Regione Campania durante una conferenza stampa tenutasi nel complesso monumentale di Santa Chiara a Solofra. “Siamo soddisfatti e ringraziamo la Regione per aver confermato l’impegno ma non finsice qui il nostro impegno, saremo attenti e vigili per il futuro – dice il primo cittadino Vignola che a breve auspica un incontro con il direttore generale del Moscati Renato Pizzuti “ci rapporteremo per tempistica e modalità dell’intervento”. Il primo cittadino ricorda che è solo il primo step di un processo che vede anche il ripristino del pronto soccorso chiuso durante l’emergenza Covid e non più riaperto “deve riaprire in sicurezza rispettando le norme. Il 31 Luglio terminerà l’emergenza sanitaria per il Covid, dovremo farci trovare pronti per quella data. I finanziamenti ci sono, 2,2 milioni sono dedicati solo alla messa in sicurazza del pronto soccorso, mentre 7,5 per l’intera struttura. I lavori si possono fare e non ci sarà bisogno di chiudere alcun reparto”. Trovati i fondi, ai quali vanno aggiunti quelli raccolti dai cittadini e dagli imprenditori durante l’emergenza Covid, servirà anche il personale, e non solo per il pronto soccorso “c’era già carenza prima, a maggior ragione oggi. Servono anestesisti per la terapia intensiva ma anche in altri reparti. Infermieri, operatori sanitari”.
“Rimettiamo l’ospedale Landolfi al centro del discorso” ha spiegato Vito Pelosi “questo è il primo passo per l’organizzazione sanitaria territoriale. Il Landolfi è un presidio fondamentale per questo territorio ed i sindaci hanno dimostrato che pur non essendo la sanità di competenza diretta quando lavorano sinergicamente possono raggiungere grandi risultati”. Un risultato importante condiviso anche dal primo cittadino di Montoro Girolamo Giaquinto “non siamo solo noi tre sindaci presenti oggi, la nostra era ed è una posizione condivisa da 28 primi cittadini. Nessuna rivendicazione campanilistica, è il frutto di un’azione politica condivisa che mette al centro la qualità dell’offerta sanitaria di un territorio strategicamente importante, facilmente raggiungibile, i cui servizi vanno a ricadere non solo su tre importanti municipalità ma anche in comuni di fuori provincia”.