Luongo: “Un polo delle associazioni per proteggere e supportare la popolazione” – IL CIRIACO

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Avellino – La volontà è quella di dar vita a un polo delle associazioni diffuso sul territorio cittadino, sia per fornire servizi quotidiani che per affrontare al meglio le emergenze, come quella attuale legata al Covid. Da queste necessità sta prendendo forma il Polo delle associazioni che potrà contare sulla struttura dell’ex Eca di via Tagliamento, già in funzione, e quella che a breve diventerà operativa nell’ex scuola di Rione Mazzini. «Nei giorni scorsi abbiamo effettuato un sopralluogo con le associazioni iscritte all’albo regionale della Protezione Civile», spiega l’assessore al Patrimonio, Stefano Luongo, che insieme ad Antonio Genovese, delegato alla Protezione Civile, sta portando avanti il progetto del polo delle associazioni. «Quella struttura è abbandonata da anni – spiega Luongo. Noi vogliamo metterla a disposizione delle associazioni. Tra l’altro uno spazio è stato già assegnato alla “Don Tonino Bello” per il progetto “Tam tam”, quindi il centro inizia a prendere forma».

Nei prossimi giorni proseguiranno gli incontri con le associazioni per arrivare a stilare un documento operativo. «Verrà sottoscritto un protocollo d’intesa con le associazioni delle Protezione Civile che vedrà il Comune soggetto responsabile e coordinatore di una rete che collaborerà e, logisticamente, si ritroverà nello stesso luogo, ognuno con una propria mansione specifica. Finalmente, dopo forse quarant’anni, Avellino avrà un centro a cui le persone potranno rivolgersi, soprattutto in caso di eventi emergenziali. In questo modo la popolazione potrà essere supportata e protetta nel migliore dei modi. Quando c’è una filiera diretta tra l’ente e chi fa volontariato da tempo, si possono ottenere risposte più immediate». Dopo la firma del protocollo d’intesa, le associazioni potranno prendere possesso della struttura di Rione Mazzini, andando a completare quel polo della associazioni che sarà costituito anche da un’altra struttura, l’ex Eca di via Tagliamento. «Avremo due presidi, quindi, una in centro e l’altra in periferia – spiega Luongo. Saranno rivolti sia al mondo della Protezione Civile, che a quello dall’aspetto più socio-sanitario, coinvolgendo i soggetti legati a questo settore, in modo da realizzare anche attività di prevenzione, screening, supporto e assistenza». In questa direzione, nelle prossime settimane il Comune renderà noto un avviso pubblico per individuare gli operatori da coinvolgere e da affiancare a quelli già presenti.

«Siamo convinti che un polo delle associazioni diviso tra centro città e Rione Mazzini possa rappresentare un riferimento per i cittadini, oltre che una tutela rispetto a quello che accade nel mondo sanitario, immagino ad esempio nel settore della prevenzione. Ma anche in caso di emergenze, come quella che può essere il Covid», spiega Luongo. L’obiettivo fissato dall’amministrazione è quello di inaugurare il progetto il prossimo 23 novembre, in occasione dell’anniversario del Terremoto. «Oltre al valore simbolico della data, c’è la necessità di farci trovare preparati alla luce di quanto sta accadendo. La situazione attuale è molto delicata, inutile nasconderci, e probabilmente degenererà anche a livello economico – spiega Luongo. Già a marzo e aprile abbiamo visto quante famiglie hanno avuto necessità di un supporto comunale per qualsiasi tipo di contributo, da quello alimentare a quello prettamente economico». In quell’occasione il Comune fu costretto ad allestire una sede operativa d’emergenza al “Samantha Della Porta”. «Questa volta ci stiamo organizzando per tempo. Nel caso in cui dovessimo ritrovarci nel mezzo di una nuova emergenza, potremo fare affidamento sul polo delle associazioni, anche da un punto di vista logistico».

Oltre al progetto per il polo della associazioni, l’assessore Luongo, non perde di vista le iniziative avviate nei mesi scorsi: «Portiamo avanti tutti quegli interventi già anticipati alla sua testata. Vogliamo proiettare la nostra città, quando l’emergenza sarà terminata, in una dimensione differente». Una delle quali riguarda proprio il “Samantha Della Porta”. «Il lavoro per la creazione di un centro polifunzionale giovanile va avanti, anche se non lo apriremo nell’immediato, data la situazione sarebbe inutile immaginare una cosa del genere – ammette Luongo. La volontà, però, è quello di anticipare i tempi e farci trovare pronti perché, quando tutto questo sarà finito, i giovani dovranno avere a disposizione un luogo che offra vari servizi, da quelli studenteschi a quelli professionali, culturali e ricreativi». I lavori all’interno del centro sociale sono già iniziati: «Sarà un progetto innovativo, con idee anche differenti rispetto ai classici centri polifunzionali. La struttura cambierà volto».

In città, inoltre, c’è grande attesa per l’attivazione delle postazioni per il bike sharing, ma l’amministrazione non si fermerà alle due già installate. «Sto portando avanti un grande progetto sulla mobilità sostenibile, in collaborazione con l’assessore Genovese – annuncia Luongo. Il primo passo sarà attivare le due postazioni entro il periodo natalizio. Abbiamo quasi ultimato il regolamento e presto metteremo le biciclette a disposizione degli avellinesi. In contemporanea stiamo lavorando su un progetto globale di piste ciclabili in città. Siamo nella fase dello studio di fattibilità, ma siamo convinti che, con una visione unica e in previsione dei fondi ministeriali, potremo garantire ad Avellino uno sviluppo sostenibile, assumendo una dimensione più green e incentivando le persone all’uso dei mezzi di trasporto ecologici». Ci sarà spazio anche per i servizi al cittadino con la digitalizzazione e l’informatizzazione dell’ente: «E’ un intervento che portiamo avanti insieme all’assessore Mazza, consentirà di rendere più diretto il rapporto tra cittadino e Comune, offrendo alle persone l’opportunità di avere a disposizione una serie di servizi in maniera istantanea rispetto a quello che accade ora». I prossimi giorni, inoltre, potrebbero essere quelli decisivi per la vendita dei beni comunali alienabili, con cui si punta a risanare le casse dell’ente. «Abbiamo quasi ultimato il piano, a breve verrà pubblicato».



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