La notizia ha attraversato la redazione del Corriere dell’Irpinia con il peso di un macigno: il nostro fraterno amico Ciro Della Sala ci ha lasciato, ha lasciato questa terra. Se n’è andato all’ospedale Ruggi di Salerno, se n’è andato troppo presto. In queste ore è difficile elaborarla, la notizia: con la sua morte se ne va un pezzo importante di storia del nostro cammino in amicizia, e nel mondo dell’informazione in Irpinia.
Ciro, da qualche anno in pensione dal servizio trasporti Air, da sempre impegnato nel mondo politico e sindacale, si stava dedicando anima, corpo e cuore alla sua famiglia ad Aiello del Sabato, alla moglie Assunta, alle figlie Connie e Antonia, agli adorati nipoti, le gioie della sua vita.
Appena l’altra settimana ha fatto uno dei suoi blitz in redazione: il solito di sempre, scherzoso, ironico, sempre nello sguardo quella voglia di spaccare il mondo. Ciro è stato uno di noi, da una vita. Ha vissuto con la redazione, nei suoi cambiamenti, il bello e il cattivo tempo, le cadute e le risalite, i lutti e i giorni di festa. Un fratello, che ha affiancato il direttore nelle sue innumerevoli trasferte. Alla chiamata, presente. Sempre.
Fino a ieri si chiedeva quando sarebbe tornato il quotidiano, quello da portare sotto il braccio e sfogliare con calma, lui che mai era mancato all’appuntamento in edicola.
Com’è difficile, Ciro, scrivere queste parole. Sappiamo pure che a questo punto avresti detto: “Nun t’a appaurà”. E, rivolto all’immagine di Padre Pio, di cui eri profondamente devoto, avresti continuato così:“Padre Piuccio, volimmoci bene”.
Allora, carissimo Ciro, siamo noi oggi a dirti “Nun t’a appaurà”, in questo viaggio che ti porterà lontano, fisicamente, da noi e dai tuoi cari, ma sempre vivo nella nostra memoria e nei nostri cuori. La terra ti sia lieve, e Padre Pio accompagni la tua ultima trasferta. Con dolore, e con amicizia, il direttore Gianni Festa e tutti noi del Corriere dell’Irpinia ti salutiamo e abbracciamo la tua famiglia.