“Uno dei disastri più grandi della Campania è il sistema dei trasporti regionale. Occorre un sistema ferroviario che consenta ai cittadini di muoversi liberamente in Campania. Per questo il nostro programma prevede la realizzazione di una metropolitana regionale. La Campania deve diventare un modello nazionale per il trasporto pubblico. Arriveranno tantissimi fondi dal Recovery fund, noi li impiegheremo per collegare ogni provincia della Campania con l’area metropolitana, così da dire basta ai viaggi della speranza per fare solo 50 chilometri. I nostri figli che arrivano da Benevento, da Avellino e dalle aree interne del Cilento per studiare in città devono poter viaggiare in sicurezza e in tempi rapidi”. Lo ha dichiarato la candidata del Movimento 5 Stelle alla Presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino, nel corso di un’intervista realizzata per il Tgr Campania.
“La Campania – ha sottolineato ancora Ciarambino – deve ripartire ora o mai più. Arriveranno tantissime risorse e neppure un euro dovrà essere sprecato. Serve lavoro subito e per farlo abbiamo in mente un piano lavoro vero, con 50mila nuove assunzioni nella Pubblica amministrazione regionale. Puntiamo a 20mila ingressi di operatori della saniteà nei nostri ospedali, che oggi vengono chiusi con la scusa che non c’è personale per farli funzionare. Eppure abbiamo graduatorie già pronte da scorrere e tanti nostri medici e infermieri che lavorano fuori regione da far rientrare. Un altro tema scomparso dall’agenda politica è quello dell’emergenza abitativa. Eppure ci sono tanti cittadini che aspettano una casa da anni e 10mila nuove famiglie che si stima perderanno la casa nei prossimi mesi per via dell’emergenza sanitaria. Nel patrimonio dell’edilizia residenziale pubblica una casa su cinque non è utilizzabile, perché è mancata anche la manutenzione minima. Noi – conclude la candidata alla presidenza della Regione – puntiamo a un intervento massiccio di riqualificazione del patrimonio immobiliare, restituendo 20mila nuovi alloggi ad altrettante famiglie della Campania e facendo lavorare il settore dell’edilizia senza bisogno di consumare altro suolo”.