L’Avellino cade a Bari (1-0) e fallisce così l’assalto al secondo posto. Partita sporca e povera di occasioni al “San Nicola”, dove a decidere il match è la gemma di Maita sul finire del primo tempo. Di seguito la cronaca dell’incontro.
PRIMO TEMPO
In un “San Nicola” gremito, pronto a festeggiare il ritorno in B del Bari, l’Avellino di Gautieri va a caccia di punti pesanti per l’obiettivo secondo posto. Lupi in campo con il 3-5-2, con Di Gaudio a fare coppia in attacco con Murano. La sfida è bloccata, giocata sui nervi, con ritmi bassi e poche occasioni da una parte e dall’altra. Nei primi 30’ di gioco non ci sono praticamente situazioni da segnalare, mentre si diffonde la sensazione che solo un episodio possa rompere l’equilibrio. Episodio che arriva al 40’, quando su una ribattuta al limite dell’area Maita si inventa il tiro della domenica e la mette sotto l’incrocio per l’1-0 del Bari. Doccia fredda per l’Avellino, costretto a tornare negli spogliatoi sotto di un gol.
SECONDO TEMPO
Ad inizio ripresa l’Avellino prova a smuovere le acque con gli ingressi di Tito, Carriero e Plescia. I cambi sembrano regalare un po’ di brio ai lupi, scesi in campo con un atteggiamento più vispo rispetto alla prima frazione. Nonostante le buone intenzioni, la squadra di Gautieri fa fatica a rendersi pericolosa e solo al 68’ si affaccia dalla parti di Frattali. Il neo entrato Kanoute entra in area e viene colpito proprio dal portiere barese, ma l’arbitro non concede il penalty. È proprio il senegalese a ravvivare la manovra offensiva dei suoi, visto che qualche minuto più tardi sfiora il gol di testa, trovando la grande opposizione del solito Frattali. Al 78’ è poi Plescia ad impegnare il portiere biancorosso, ma senza grossa fortuna. Nel finale ancora pericoloso Kanoute ma l’estremo difensore biancorosso risponde ancora presente. La spinta dell’Avellino si traduce così in un nulla di fatto, complice la grande prestazione di Frattali, per la gioia del Bari, che festeggia la promozione davanti al proprio pubblico con una vittoria.