Mal di testa: come combatterlo con il Metodo Grinberg

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Attraverso un “massaggio” speciale ai piedi si agisce sui punti riflessi del collo. Il Metodo Grinberg, dal nome del suo ideatore, può essere un alleato nella cura del mal di testa

di Rossana Cavaglieri

Esperto di meditazione, yoga e arti marziali, Avi Grinberg è il terapista israeliano ideatore del metodo che porta il suo nome, il Metodo Grinberg, una tecnica di lavoro sul corpo ideata negli anni Settanta. Dopo avere approfondito lo studio della riflessologia plantare, Grinberg si è reso conto che sono gli automatismi e le abitudini sbagliate a mantenere i malesseri. La riflessologia è diventata così il punto di partenza per un lavoro più ampio, che prende in considerazione non solo il rapporto tra organi e zone riflesse ma anche la personalità e l’insieme di tutte le esperienze del passato, per liberare il potenziale di autoguarigione che tutti possediamo.

A che cosa serve il Metodo Grinberg
Il metodo Grinberg è utile per “sciogliere” i blocchi fisici ed emotivi. Ecco in quali situazioni può dare giovamento:

  • per alleviare disturbi cronici come mal di testa, lombalgia, dolori cervicali;
  • è un supporto utile per problemi come paure, disturbi da stress, difficoltà relazionali e traumi emotivi;
  • permette di imparare a gestire lo stress, aumentare energia e capacità di concentrazione;
  • grazie a specifiche tecniche di recovery, aiuta anche a recuperare più velocemente dopo un intervento chirurgico o un trauma (ma devi rivolgerti a professionisti con una specializzazione specifica). I trattamenti sono individuali. 

Per combattere i dolori: respiro più Metodo Grinberg

La corretta respirazione fa parte del Metodo Grinberg. Quando hai dolore, prova a fare questo esercizio.

  • Sdraiata o seduta, chiudi gli occhi e rilassati. Appoggia i palmi delle mani sotto l’ombelico. Fai 4 respiri profondi mentre senti l’aria che arriva all’addome, lo gonfia e sgonfia dolcemente.
  • Ora appoggia i palmi ai lati del petto, all’altezza del diaframma. Fai ancora 4 respiri e percepisci il movimento delle costole.
  • Infine metti i palmi sopra le clavicole e respira 4 volte. Ripeti tutto di seguito, ascoltando il respiro che percorre il tuo corpo come un’onda.
  • Quindi focalizza il punto dove hai male e porta lì l’attenzione, insieme con il tuo respiro. Continua finché senti beneficio (in pochi minuti).

Io l’ho provato: la testimonianza

Ecco la testimonianza di una lettrice di Starbene, che ha provato il Metodo Grinberg:

«Chi, come me, è vittima del mal di testa lo sa. Vivi pensando a quando ti arriverà il prossimo attacco e perdi la fiducia nelle cure. Così, ero scettica, quando un giorno un’amica mi ha parlato del Metodo Grinberg e ho deciso di affidarmi a un’esperta. Dopo un breve colloquio, l’operatrice inizia con l’assessment, o analisi del piede. Secondo Grinberg infatti, il piede è la parte del corpo che meglio parla di noi. Riflette qualità e risorse delle persone, registra come su una mappa le difficoltà emotive che abbiamo attraversato, ma parla anche del modo in cui possiamo trasformarci e stare meglio.

Mentre esplora piante, dorso e lati dei miei piedi, l’operatrice mi chiede di rilassarmi e ascoltare le sensazioni. Uno dei cardini del Metodo Grinberg, infatti, è imparare a prestare attenzione al corpo, interrompendo quelle interferenze negative innescate dalle difficoltà e dai dolori quotidiani. Da ragazzina ero un tipo esuberante, rifletto, ma i miei familiari non mi apprezzavano. Così mi sono irrigidita. La mia testa doveva tenere tutto sotto controllo: ecco perché ha cominciato a farmi male. Non a caso il lavoro sul piede, mi spiegherà l’esperta, ha identificato delle aree rigide sull’alluce, che nella mappa del metodo corrisponde a testa e collo.

Nelle sedute successive il “massaggio” si sposta su tutto il corpo. Con vari tipi di pressione (gli operatori Grinberg hanno a disposizione 200 diverse tecniche di tocco) l’insegnante mi fa focalizzare sulle zone più contratte e mi fa respirare proprio lì, rievocando sensazioni e ricordi. È come un viaggio dentro me stessa da cui emergerò, poco alla volta, più leggera, energica e consapevole. Quanto al mal di testa, non ho attacchi da mesi».

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