Marotta non ha commesso falso ideologico, annullato il sequestro del cellulare – Corriere dell’Irpinia

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Nessun reato è stato commesso per gli affidamenti alla società che aveva l’esclusiva con gli artisti protagonisti del concerto di Avellino Summer Festival dell’agosto dell’anno scorso. Il Tribunale del Riesame di Avellino ha così disposto il dissequestro del telefono cellullare del dirigente comunale Gianluigi Marotta, indagato per presunte irregolarità commesse nella gestione dell’evento che in Piazza della Libertà vide l’esibizione di Achille Lauro, Tananai e Gaia.

Sull’altra accusa contestata a Marotta, per aver affidato alla East Side la organizzazione esterna dell’evento in assenza dei requisiti contenuti nel codice Ateco, il collegio ha escluso la configurazione del reato di falso ideologico: Marotta si è limitato a confermare di aver svolto le verifiche previste dalle normative ed eventuali irregolarità potrebbero eventualmente rientrare nell’abuso di ufficio, reato nel frattempo abrogato.

Il sequestro era stato eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino e riguardava due presunti episodi di falso legati agli affidamenti per il concerto di agosto 2023, assegnato a una società con l’esclusiva sugli artisti Achille Lauro, Tananai e Gaia.

 Sul summer fest erano state notificate dai carabinieri di Avellino cinque informazioni di garanzia, firmate dal procuratore Domenico Airoma e dal sostituto Paola Galdo nei confronti di imprenditori, esponenti politici all’epoca dei fatti impegnati nella gestione degli eventi, dirigenti e funzionari del Comune di Avellino nell’ambito dell’inchiesta sul Summer Fest 2023. L’ipotesi di reato è falso ideologico commesso da pubblico ufficiale. Oltre alle notifiche delle informazioni di garanzia è stato notificato anche un decreto di sequestro.

L’inchiesta prese il via dopo l’escussione di tre consiglieri di minoranza, come persone informate dei fatti, in Procura: Nicola Giordano, Francesco Iandolo e Dino Preziosi. I tre non avevano presentato esposti all’autorità giudiziaria, ma avevano manifestato i loro dubbi tramite i social network e gli organi di stampa. In particolare il consigliere Giordano in due video su Fb aveva evidenziato le incongruenze nella tempistica della procedura di affidamento del concerto di Achille Lauro, Gaia e Tananai costato 280mila euro. L’organizzazione dell’evento era stata affidata ad una società di Avellino che fino a poche settimane, secondo il codice Ateco, si occupava in prevalenza di somministrazione di bevande e ristorazione.

Ma la ditta irpina aveva proceduto ad ampliare la classificazione delle proprie attività con organizzazione di concerti ed eventi, certificazione che le aveva permesso di acquisire il titolo per avere in affidamento la gestione in esclusiva dell’concerto tenutosi in piazza Libertà il 16 agosto.Da qui l’apertura di un fascicolo contro ignoti e poi  l’iscrizione nel registro degli indasgati di 5 persone.



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