Maturita’: tracce stimolanti, bello l’elogio dell’imperfezione

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Convincono quasi tutti le tracce della maturita’. E’ la professoressa Mara Lo Russo, docente di lettere al liceo scientifico  Mancini,  a commentrare le prove “Quest’anno alcune delle previsioni sono state confermate. Tuttavia affrontare un’analisi testuale dai “Quaderni di Serafino Gubbio” non è da tutti. Mentre la poesia di Ungaretti, con la celebre definizione di sé stesso come uomo di pena, certamente risulta più agevole, soprattutto se gli allievi nel corso dell’anno, e degli anni, hanno maturato conoscenze e competenze a confrontarsi con la novità della scrittura ungarettiana e con i suoi temi. La proposta relativa alla guerra fredda, da un passo tratto dalla “Storia d’Europa” di G.Galasso, sebbene pronosticata da molti, tuttavia presenta delle complessità di non poco conto. Quanti dei nostri allievi, tanto danneggiati dalla frequenza intermittente legata al covid, hanno potuto non solo studiare questo argomento, ma soprattutto in maniera approfondita?
Promosse a pieni voti le scelte di R.Levi Montalcini e Maurizio Caminito con il testo tratto da “Profili, selfie e blog”. Davvero belli. Amo il tema dell’imperfezione. E’ una traccia che fa ragionare sul fatto che il difetto sia insito nella natura delle cose, in tristi tempi di esaltazione della finta perfezione. Molto vicino alla sensibilità dei giovani è anche il confronto fra il diario di una volta e l’uso dominante, anche questo spesso lontano dalla sincerità, dei blog e dei social. La riflessione sul silenzio e sul valore della bellezza completavano una proposta nell’insieme interessante e stimolante per i nostri giovani”



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