di Laura Della Pasqua
1. In che cosa consiste la Moc per scoprire l’osteoporosi?
2. Essere troppo magri favorisce la menopausa precoce?
3. Cosa fare per mantenere la tonicità del collo?
1. In che cosa consiste la Moc per scoprire l’osteoporosi?
L’osteoporosi è uno dei rischi che corrono le donne in menopausa, in particolare coloro che svolgono una vita sedentaria e sono in sovrappeso. L’osso non è una struttura inerte, ma un tessuto che si rinnova costantemente e rapidamente nel corso della vita: gli osteoblasti sono cellule che formano nuovo osso, mentre gli osteoclasti distruggono e riassorbono l’osso invecchiato. La carenza di estrogeni causa un aumento dell’attività degli osteoclasti e, quindi, un’accelerazione della perdita ossea. Ciò comporta un aumento del rischio di osteoporosi, con ossa fragili, deboli e più esposte alle fratture. Sono colpite soprattutto le vertebre, il collo del femore e i polsi.
La densitometria ossea lombare e femorale è quindi un esame importante per la diagnosi e la gestione dell’osteoporosi. È una procedura non invasiva e indolore. non è invasiva ed è indolore. Il paziente si distende su un lettino e una macchina a raggi X passa sopra le aree della colonna lombare e del collo del femore. Una bassa dose di radiazioni ionizzanti servono a misurare la quantità di radiazioni assorbite dalle ossa e determinare la densità minerale ossea.
I risultati dell’esame vengono espressi come un punteggio T-score. Il T-score confronta la densità minerale ossea del paziente con quella di un adulto sano del sesso stesso e della stessa età. Un T-score di -1 o superiore è considerato normale, mentre un T-score tra -1 e -2,5 è indicativo di osteopenia, una condizione di ridotta densità minerale ossea che aumenta il rischio di sviluppare l’osteoporosi. Un T-score inferiore a -2,5 indica la presenza di osteoporosi. In caso di risultati anomali, il medico potrebbe raccomandare di intraprendere delle misure per migliorare la salute delle ossa, come aumentare l’apporto di calcio e vitamina D, fare attività fisica regolare e assumere farmaci per l’osteoporosi. Per alleviare i dolori sono consigliati i farmaci analgesici (come il paracetamolo) o FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) a base, per esempio, di piroxicam o diclofenac. Possono essere consigliate inoltre iniezioni intrarticolari di acido ialuronico, per lubrificare l’articolazione colpita.
È essenziale come prevenzione e per contrastare la degenerazione dell’osteoporosi, una regolare attività fisica e l’attenzione al peso.
2. Essere troppo magri favorisce la menopausa precoce?
Si parla spesso di sovrappeso in menopausa, ma poco dei problemi che sorgono se, a causa dell’eccessiva magrezza se ne anticipa l’entrata. Uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori statunitensi, riportato dalla rivista Human Reproduction ha messo in relazione la menopausa precoce con l’eccessiva magrezza che risulterebbe tra i fattori che predispongono, oltre all’ereditarietà, alla fine del ciclo mestruale prima dei canonici 50 anni. I ricercatori hanno seguito oltre 80.000 donne a partire da 25 anni, raccogliendo una serie di dati, tra cui l’indice di massa corporea, le variazioni di peso, l’età di insorgenza della menopausa e i comportamenti legati agli stili di vita (fumo e attività fisica). Si è trattato del più grande studio longitudinale mai condotto per fare chiarezza sul ruolo che il peso corporeo può avere sull’anticipazione della fine dell’età fertile. È emerso che le donne che sono state sottopeso anche soltanto in una fase della loro vita giovanile hanno una probabilità di entrare precocemente in menopausa, anche prima dei 45 anni, più alta del 30% rispetto alle donne di peso normale. Come sottopeso si intende un indice di massa corporea inferiore a 18,5. Le probabilità risultavano crescenti all’aggravarsi delle condizioni di sottopeso e all’aumentare dell’età in cui le donne risultavano eccessivamente magre. Si parla di menopausa precoce se si verifica prima dei quarant’anni e anticipata nel lustro successivo. La fine dell’età fertile prima del tempo non va sottovalutata dal momento che risulta associata un’aumentata insorgenza dell’osteoporosi, di malattie cardiovascolari e neurodegenerative. La mancanza di estrogeni ha un impatto significativo su moltissimi apparati e la menopausa precoce può predisporre a un processo di invecchiamento anticipato. Come sempre, la condizione migliore sta nel mezzo, in un peso equilibrato frutto di una vita sana e attiva.
3. Cosa fare per mantenere la tonicità del collo?
La mancanza di collagene causato dal crollo degli estrogeni provoca il rilassamento cutaneo e l’ispessimento della pelle. Se per il viso è più facile correre ai ripari, il collo è il punto debole di ogni donna over 50. Esistono però diversi procedimenti che aiutano a mantenere e migliorare il tono dei tessuti. La medicina estetica offre diverse soluzioni a cominciare dai peeling chimici, trattamenti in cui è prevista l’applicazione di sostanze chimiche sulla cute per generare l’escoriazione dello strato più superficiale della pelle e stimolare quelli più profondi. Il risultato è la produzione di nuovo tessuto che rende più compatta e luminosa la pelle. Ottimo il trattamento della biorivitalizzazione, ovvero le punture con acido ialuronico e altri componenti nutrienti come vitamine, polipeptidi, polinucleotidi che rendono la zona più idratata e tonica. Questi trattamenti vengono di solito eseguiti sulla pelle del viso dimenticando che il collo ne ha ugualmente bisogno, se non di più. Ottimi anche le radiofrequenze e il laser. È fondamentale una beauty routine quotidiana, partendo da un’accurata detenzione al mattino e alla sera. Di giorno va applicata una crema a schermo totale anche se ci sono le nuvole. Il collo è particolarmente delicato e reagisce ai raggi solari con intesità. Gli antiestetici anelli visibili a fine estate sono la conseguenza della distrazione con la quale si tratta questa parte del corpo. Sono benefici anche alcuni esercizi come distensioni, torsioni, vocalizzazioni e, perché no, grandi sorrisi. Una buona risata mette in moto anche le endorfine che sono gli ormoni del buonumore. La bellezza parte dall’interno.