Menopausa: fiatone, bocca secca, perdita di memoria

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di Laura Della Pasqua

1. Ho sempre il fiatone, anche se faccio piccoli sforzi

2. La bocca è spesso secca. È normale? Cosa posso fare?

3. Mi rendo conto che la memoria vacilla. Qualche consiglio?

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1. Ho sempre il fiatone, anche se faccio piccoli sforzi

Con l’arrivo della menopausa molte donne lamentano il “fiatone”. Bastano piccoli sforzi per avere il fiato corto come dopo una corsa. Come mai? Dipende dallo squilibrio ormonale che può ridurre la capacità dei polmoni con un effetto paragonabile a quello del fumo di sigaretta. È quanto è emerso da uno studio europeo coordinato dall’università norvegese di Bergen e pubblicato sul sito della rivista American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine. I ricercatori hanno monitorato per 20 anni, oltre 1.400 donne tra i 25 e i 48 anni e hanno quindi esaminato l’evoluzione delle loro capacità respiratorie anche dopo la menopausa.

Gli studiosi hanno constatato che con la fine dell’età fertile si manifestava un declino del volume totale di aria nei polmoni (FVC) paragonabile a quello che si avrebbe fumando 20 sigarette al giorno per 10 anni e della quantità di aria che si riesce a buttare fuori nell’arco di un secondo (FEV1) simile a quella causata dal fumo di 20 sigarette al giorno per due anni. Non sono ancora chiare le cause. Due le ipotesi: con gli sbalzi ormonali potrebbe aumentare l’infiammazione a livello sistemico nell’organismo, determinando un declino della funzione polmonare. Oppure l’osteoporosi porterebbe a uno schiacciamento delle vertebre, con una conseguente riduzione della capacità di espandere il torace durante la respirazione.

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2. La bocca è spesso secca. È normale? Cosa posso fare?

Il calo degli estrogeni influisce anche sull’attività delle ghiandole digestive e di quelle salivari, che funzionano sempre meno. Di qui la sensazione di bocca secca, la difficoltà a masticare, talvolta a parlare con chiarezza e a farsi capire. Può diventare anche meno piacevole baciare proprio per l’assenza di salivazione. Inoltre, la scarsa presenza di saliva provoca una riduzione delle componenti ad azione antibatterica e può compromettere l’integrità dei denti e delle gengive. Si rivelano utili gli spray umettanti e colluttori formulati appositamente per alleviare il fastidio.

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3. Mi rendo conto che la memoria vacilla. Qualche consiglio?

Numerosi studi attribuiscono i temporanei disturbi della memoria in menopausa al calo degli estrogeni. Gli estrogeni svolgono un’azione neuro–protettiva, cioè forniscono nutrimento alle cellule nervose, mantenendo regolari le comunicazioni tra cellule del sistema nervoso. La situazione, però, ritornerebbe alla normalità nel post–menopausa.

Per quanto riguarda i vuoti di memoria che si possono presentare con l’avanzare dell’età, probabilmente sono dovuti al normale processo di invecchiamento. Mantenere una vita attiva con una pluralità di interessi, relazioni sociali e attività fisica, sono gli ingredienti per conservare giovane il cervello. C’è una forte connessione tra alimentazione e memoria, e anche tra alimentazione e concentrazione. I cibi ricchi di antiossidanti, come frutta, verdura e cereali integrali, stimolano le cellule ad agire contro lo stress ossidativo, rallentando il più possibile il loro invecchiamento. Inoltre, per stimolare la memoria, sono particolarmente indicati i cibi ricchi di Omega3: noci, mandorle, olio di oliva, uova, pesce, cavolfiore, semi di lino. Inoltre, praticare attività fisica, anche moderata, contribuisce a mantenere giovani le cellule cerebrali. Uno studio pubblicato dell’American Academy of Neurology, eseguito su un campione di 749 persone al di sopra dei 65 anni, ha dimostrato che fare attività fisica diminuisce la possibilità di contrarre demenza e malattie neuro-degenerative in età avanzata.  





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