di Laura Della Pasqua
1. Cosa fare d’inverno, se la pelle è molto secca?
2. Qual è lo sport migliore, dopo i 50 anni?
3. Mi rendo conto che ho spesso attacchi di rabbia. È normale?
1. Cosa fare d’inverno, se la pelle è molto secca?
La pelle in menopausa tende a essere secca e questo processo si aggrava sia con il sole, sia con le alte temperature e il freddo. La detersione è un momento essenziale. Ma come restituire alla cute l’acqua che viene meno con il calo degli estrogeni? “D’inverno la tendenza alla secchezza aumenta. Diventa fondamentale non usare prodotti troppo sgrassanti ai quali vanno preferiti latti detergenti che non vanno risciacquati o acque miscellari. Da evitare di sciacquare il viso con l’acqua direttamente sulla pelle, meglio concludere la pulizia con acqua termale spray” è il consiglio del medico estetico Anadela Serra Visconti, membro della Società italiana di medicina estetica e docente alla Scuola internazionale di Medicina estetica di Roma. D’inverno vanno privilegiate “le creme con texture più grassa che agiscono proteggendo contro il freddo. È come se mettessimo un impermeabile sulla pelle”, afferma l’esperta.
Un altro consiglio è usare le creme con lo schermo solare. “Anche se il tempo è uggioso, nuvoloso, anche se piove e sembra che non ci sia il sole, in realtà i raggi penetrano tra le nuvole. Senza contare che con la stagione fredda passiamo più tempo in ambienti chiusi e aumentano le ore davanti al computer o curvi sul cellulare”. La dottoressa Serra Visconti ricorda che la luce blu dei dispositivi elettronici “ha lo stesso impatto dannoso sulla pelle, specie quando questa è più fragile perché non protetta dagli estrogeni e il ricambio cellulare è meno veloce. Quindi, appena alzati dopo la consueta routine di pulizia, insieme alla crema andrebbe applicato un buono schermo solare. I fondotinta più avanzati sono anche antiaging e hanno anche la protezione solare”.
Contro l’impatto del freddo sulla pelle va curata anche l’alimentazione. “Inseriamo nella dieta giornaliera cibi con contenuto di grassi vegetali, vitamina E e Omega 3. Cinque gherigli di noci e qualche mandorla al mattino sono ideali per cominciare con sprint e in salute la giornata” consiglia l’esperta.
2. Qual è lo sport migliore, dopo i 50 anni?
Questa è certamente una delle domande più frequenti, ovvero quale attività fisica fare dopo i 50 anni. La menopausa può portare a un aumento di peso, per questo è importante muoversi di più e svolgere una vita attiva. Ci si deve iscrivere in palestra o basta qualche camminata? Non c’è una risposta univoca, perché dipende dallo stile di vita che si è condotto finora, dal peso, dalle abitudini. Se la over 50 ha sempre fatto sport, può continuare senza problemi, anzi, raccoglierà i benefici della sua costanza, che la aiutano a proteggersi dal colesterolo e dalle patologie delle ossa e dei muscoli. Senz’altro è utile affiancare agli esercizi di rafforzamento muscolare e a quelli aerobici, l’allenamento articolare con yoga e Pilates.
Chi invece prima non ha praticato sport, può cominciare con discipline soft (yoga e Pilates vanno sempre bene), impegnarsi a fare nella giornata una passeggiata, possibilmente a passo veloce. Mantenere il corpo attivo è fondamentale per scongiurare il più possibile l’insorgenza di patologie legate alla vita sedentaria, oltre che per rallentare gli inevitabili processi di decadimento dei tessuti.
Alcuni piccoli escamotage: allungare leggermente il percorso ogni volta, parcheggiare l’auto distante dal luogo da raggiungere e fare due passi o scendere una fermata di autobus prima e camminare. Può essere di aiuto coinvolgere le amiche e trasformare una passeggiata solitaria in un’occasione per fare due chiacchiere. Meglio il parco e i giardini che la sedia di un bar per l’aperitivo.
3. Mi rendo conto che ho spesso attacchi di rabbia. È normale?
Non solo depressione e ansia. Anche gli eccessi di rabbia possono essere un effetto della perimenopausa. Gli ormoni estrogeni hanno un impatto diretto sulla chimica del nostro cervello, compresa la produzione e la regolazione di sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori, come la serotonina, la dopamina e la noradrenalina.
Quando i livelli si squilibrano perché si sta entrando nella fase che precede la menopausa, le donne possono essere soggette a sbalzi d’umore, aumento dell’ansia, sintomi depressivi, maggiore irritabilità o rabbia.
Con la perdita di estrogeni si riduce il GABA, il neurotrasmettitore che si ritiene abbia un effetto calmante. Non ci sono solo i fattori chimici. Tra 40 e 50 anni, la donna può essere sottoposta a un sovraccarico di stress dovuto alla cura dei figli non ancora grandi, le preoccupazioni per i genitori anziani, la vita lavorativa che spesso mal si concilia con quella affettiva, la fine di una relazione o l’inizio di una nuova. Se poi aggiungiamo i cambiamenti della transizione verso la menopausa, come le vampate di calore, la secchezza vaginale, il sonno irregolare, la stanchezza, ce n’è abbastanza per mandare in tilt anche la donna più sicura di sé. Che fare? Una pratica regolare di meditazione o un’attività fisica contribuiscono ad aumentare il rilascio delle endorfine e della serotonina. Tutti gli esperti concordano nell’attribuire priorità all’igiene del sonno, riducendo al minimo il tempo trascorso davanti allo schermo prima di andare a dormire e migliorando l’ambiente in cui si riposa. Ma soprattutto la rabbia in menopausa non va vissuta come una colpa individuale.
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