Avellino – «Non credo che cambierà nulla fino a febbraio». Antonello Tarantino, direttore di Associazione Imprenditori Irpini, affronta la realtà dei fatti al termine dell’ennesimo confronto in Prefettura sul mercato bisettimanale di Avellino. L’argomento, in realtà, è rientrato in un discorso più ampio perché, oggi, l’associazione di cui fa parte ha organizzato un presidio a livello regionale per confrontarsi con le varie Prefetture e chiedere di intercedere con i sindaci per far ripartire mercati rionali. «Visto che siamo tornati “zona arancione” potrebbero anche ritornare i mercati – spiega Tarantino. Dalla Prefettura, però, ci hanno informato che sono stati già avviati i confronti con i singoli sindaci».
Nessuna novità, invece, per il mercato bisettimanale di Avellino. «Nonostante la Prefettura abbia riconosciuto le nostre ragioni e condiviso le preoccupazioni per i commercianti che, da quasi un anno, non stanno più facendo il mercato ad Avellino, credo che non ci saranno novità a breve – ammette Tarantino. A questo punto non ci resta che aspettare febbraio e vedere cosa deciderà il Tar». Sullo sfondo, infatti, resta sempre il braccio di ferro tra le parti che si è spostato al Tribunale Amministrativo dove, a metà febbraio, si entrerà nel merito dei ricorsi e potrebbe arrivare la parola fine alla lunga querelle. Tarantino, però, ammette la sua amarezza per la situazione che si è venuta a creare. «Avevamo chiesto, a mezzo stampa, al Comune di sotterrare l’ascia di guerra e individuare una soluzione almeno per questi due mesi che ci separano da febbraio, ma devo constatare che non c’è stata volontà di giungere a un compromesso».
Prima dell’incontro in Prefettura ci ha pensato Ciro Aquino, legale che rappresenta una buona parte dei commercianti ambulanti a chiarire le richieste. «Corriamo in Prefettura per tentare di convincere il sindaco ad un atto di responsabilità, siamo a Natale dovremmo essere più buoni, ma Festa ancora una volta dimentica di esserlo. Dimentica che questi lavoratori sono allo stremo. Visto che il governo con il DL ristori non aiuta nessuno, si faccia almeno carico delle istanze della povera gente che da un anno chiede solo di lavorare». Se al momento Campo Genova non è ancora utilizzabile per il mercato bisettimanale, la soluzione che propone Aquino è quella di un ritorno al passato: «Non esiste un’alternativa a Piazzale degli Irpini – sottolinea. Per questo occorre che il Comune chieda il parere all’Asl per riaprire. Avellino non può restare la cenerentola in Campania senza un mercato, tra l’altro quello che è sempre stato il più grande e prestigioso, un fiore all’occhiello distrutto da questa amministrazione che pensa ad inaugurare i grandi centri commerciali a discapito dei piccoli lavoratori». La situazione, però, è finita in uno stallo senza uscita perché, se da un lato i commercianti vogliono ritornare a Piazzale degli Irpini, dall’altro il sindaco ha più volte ribadito come non sia possibile visto anche il parere igienico-sanitario negativo dell’Asl sul piazzale, oltre alla presenza del terminal dei pullman. «Se il sindaco non vuole sentire ragioni per la vecchia area, allora ne individui un’altra – spiega Aquino – basta che si riapra il mercato».