Nella giornata mondiale dell’acqua e per l’occasione l’Istat ha pubblicato i dati relativi all’utilizzo delle risorse idriche in Italia, regione per regione. Da questi dati si evince che ogni giorno si perdono 157 litri d’acqua a persona, con perdite nelle reti comunali di distribuzione pari al 42,2%. Il quadro è drammatico: perdite fino al 52,5% in Sicilia; calo delle precipitazioni; razionamenti in crescita – commenta il presidente di Confeuro Andrea Michele Tiso.
Sono dati allarmanti che dimostrano quanto questo tema, legato a quello della siccità e del cambiamento climatico siano sempre più urgenti. Certamente il Governo sta intervenendo su questi temi e si studia un piano nazionale dell’acqua e la nomina di un commissario straordinario e confidiamo nella bontà di tale programma. Riteniamo però che i tempi siano tardivi, soprattutto per quanto riguarda il settore agricolo – prosegue il presidente Tiso.
C’è poi il problema della burocrazia e del sovraffollamento degli enti che gestiscono il servizio idrico. In Italia ne contiamo addirittura 2.391. I dati relativi al 2020 parlano di 1.619 enti che gestivano l’approvvigionamento di acqua per uso potabile, 1.965 per le reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile, 2.131 per le fognature comunali e 1.377 per la depurazione delle acque reflue urbane. Bisogna attuare una forte razionalizzazione di tali enti che crea problemi burocratici e lungaggini per l’attuazione delle misure attuative – continua Andrea Tiso.
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