Due misure cautelari coercitive in carcere e quattro ai domiciliari. E’ questo il bilancio delle misure emesse dal Gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura distrettuale antimafia partenopea ed eseguite dai Carabinieri di Baiano tra i comuni irpini di Moschiano e Pago del Vallo di Lauro, e quelli dell’hinterland napoletano Visciano, Marigliano e Nola. Si tratta di uomini ritenuti contigui al clan Cava, tutti accusati di . Gli indagati sono tutti accusati di estorsione pluriaggravata anche dal metodo mafioso. Sono finiti in carcere Giuseppe Pacia e Michele Castaldo, rispettivamente classe 1958 e 1978, disposti i domiciliari invece per Salvatore Pacia, Vincenzo Rufino, Pasquale Isernia e Gaetano Varchetta.
L’INCHIESTA- Le indagini, condotte dai militari del Nucleo Operativo, avviate nel mese di ottobre 2017 e conclusesi nel mese di marzo 2018, hanno consentito di accertare che i sei indagati sono gravati da “indizi gravi ed univoci circa la pianificazione e l’organizzazione del tentativo di estorsione pluriaggravata, anche dal metodo mafioso, in danno di un imprenditore edile operante nell’area nolana”. Le attività investigative hanno permesso di accertare che gli indagati, peraltro contigui al clan camorristico “Cava”, operante nel Vallo di Lauro e nell’hinterland napoletano, per la realizzazione del delitto in contestazione effettuavano una serie di preparativi che vanno dalla localizzazione della vittima, a ripetuti sopralluoghi ed all’individuazione di un loro complice, amico dell’imprenditore, grazie al quale, con uno stratagemma, lo attiravano in un immobile degli indagati nell’hinterland napoletano. Qui, a seguito di minacce e violenze fisiche, gli indagati chiedevano a titolo estorsivo la somma di denaro di 25.000 euro, nonché la vendita fittizia di un suo terreno agricolo ubicato nel comune di Quindici, beneficiario tra l’altro di rilevanti contributi economici Regionali.
Nel corso dell’operazione, a cui hanno preso parte oltre 50 militari, unità cinofile del Nucleo Carabinieri di Sarno ed un velivolo A109 Nexus del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pontecagnano, sono state inoltre eseguite numerose perquisizioni domiciliari e locali.
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