di Rosa Bianco
Nella magia sospesa della Sala delle Arti di Manocalzati, ieri pomeriggio, la musica ha sussurrato all’anima, accarezzando le corde più profonde del sentimento. Il concerto “Miroirs… Omaggio a Ravel under35” è stato un sogno ad occhi aperti, una dichiarazione d’amore alla bellezza e alla poesia del suono. L’evento, inserito nella rassegna musicale “Innamorati della Musica 2025” per i “Choco Classical Concert” è stato curato dall’Associazione Musicale Igor Stravinsky, sotto la direzione artistica del raffinato Maestro Nadia Testa.
Luigi Coppola e Davide Casalino, con la grazia di due poeti del pianoforte, hanno donato al pubblico un viaggio fatto di passioni ardenti e dolci malinconie. Coppola ha aperto la serata con lo Studio Trascendentale n.10 di Liszt, un turbinio di emozioni che si rincorrevano come onde impetuose, per poi abbandonarsi alla struggente bellezza dello Studio Op.10 n.1 di Chopin. Con L’Isle Joyeuse di Debussy, la sala si è riempita di luce, e ogni nota sembrava brillare come un riflesso dorato sull’acqua. Il delicato ondeggiare di Une barque sur l’océan di Ravel ha cullato il pubblico in una dimensione onirica, per poi ritornare all’intensità passionale dello Scherzo n.2 op.31 di Chopin, che ha fatto battere i cuori con la sua esplosione di sentimento.
Davide Casalino ha continuato il racconto con la Sonata “La Caccia” di Scarlatti, fresca e vibrante come un gioco di sguardi tra innamorati. Il Valzer Op.64 n.1 di Chopin ha portato con sé il dolce rimpianto di un ballo sospeso nel tempo, mentre con La Campanella di Liszt l’entusiasmo è salito alle stelle, tra scintille di virtuosismo e pura esuberanza. Il Preludio Op.23 n.2 di Rachmaninov ha risuonato come una confessione d’amore, profonda e struggente, aprendo la strada all’energia travolgente di Alborada del Gracioso di Ravel, un canto d’amore e desiderio.
E infine, la Danse Russe da “Pétrouchka” di Stravinsky ha concluso la serata con una passione irrefrenabile, come un ultimo, ardente bacio prima della separazione.
È stato un pomeriggio di sogni e palpiti, di emozioni che hanno vibrato nell’aria come petali trasportati dal vento. Come scrisse Chopin: “La semplicità è l’ultimo grado della raffinatezza.” E ieri, alla Sala delle Arti dell’ Associazione Igor Stravinsky, la musica ha parlato al cuore con una sincerità assoluta, trasformando ogni nota in un sussurro d’amore.
Come sempre l’evento si è concluso con il dolce momento conviviale, fatto di cioccolata calda e goloserie e la Lotteria Innamorati della Musica, a suggello di un pomeriggio di armonia e di bellezza artistica!