“Il Sindaco di Avellino, incapace di svolgere un ruolo di coordinamento, attiva il suo piano di autonomia differenziata nei confronti dei restanti 113 comuni, incurante del fatto che è il sindaco del comune capoluogo. Sarebbe interessante conoscere il suo pensiero proprio sulla proposta di legge “Calderoli” relativa all’autonomia differenziata. Un sindaco che ha sempre protestato contro le decisioni assunte dalla Regione Campania nei confronti delle provincie più piccole, si stacca dal restante territorio provinciale e autonomamente si organizza, secondo legge, per la gestione della raccolta dei rifiuti e spazzamento”.
È la Segretaria Generale della Fp Cgil Avellino, Licia Morsa, ad intervenire sull’argomento e ciclo integrato dei rifiuti.
“Si, la legge lo consente, ma il sindaco Festa non è un tecnico, ha un ruolo politico e una buona politica guarda al bene complessivo del territorio in fatto di servizio su scala provinciale. Con la sua scelta politica cieca ed egoistica, basata su una prospettiva a breve raggio, il primo cittadino della città capoluogo restituisce all’Irpinia uno degli strappi politici peggiori dell’ultimo ventennio. Eppure, ne ha avute di occasioni per tornare sui suoi passi, magari pretendendo anche un ruolo da protagonista, invece, ha preferito la fuga solitaria”.
“Ancora non ci è chiaro, in base al suo piano, dove immagina smaltire i rifiuti, come immagina chiudere il ciclo degli stessi in una città dove l’inquinamento è tra i più alti d’Italia. In gioco non c’è soltanto il servizio di raccolta e spazzamento, ma occorre tanto altro per chiudere il ciclo integrato dei rifiuti ed arrivare a quel livello di benessere collettivo sotto il profilo socioeconomico della nostra provincia”.
“Non basta organizzare autonomamente soltanto una parte del servizio. Tutto il resto il sindaco di Avellino non lo ha spiegato ai suoi cittadini? Come immagina di smaltire i rifiuti?”
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