Morte Luongo, la sinistra e il mondo della cultura piangono il politico e l’intellettuale – IL CIRIACO

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L’associazione “Controvento” rende omaggio alla figura di Sandor Luongo e ne ricorda l’intelligenza, la profondità culturale, il sorriso, segno di una costante disponibilità umana. E’ stato un appassionato militante e un lucido amministratore, disinteressato, legato ai propri cittadini, innovatore, coraggioso. Con lui scompare un grande uomo della sinistra irpina. Ai familiari giungano le nostre più affettuose e sentite condoglianze. Anche la federazione irpina di Rifondazione Comunista partecipa al dolore della famiglia Luongo per la scomparsa del compagno Sandor. Stimato professore e’ stato un amministratore nonché militante e dirigente comunista sempre attento alle questioni legate al nostro territorio , con serietà. Le comuniste e i comunisti irpini imbruniscono, con tristezza, i loro vessilli. Che la terra ti sia lieve. Al lutto che ha colpito il mondo politico e la sinistra si è unita la Federazione provinciale di Sinistra Italiana ricorda con affetto e commozione il compagno Sandor Luongo, riferimento autorevole per decenni della sinistra irpina. Già sindaco di Tufo, dirigente del Pci, Assessore alla Provincia di Avellino. Un uomo dalla straordinaria passione civile, che ha improntato ai valori dell’uguaglianza e della giustizia sociale la sua vita, fino alla fine curioso del mondo e delle trasformazioni che attraversano la società. Una di quelle figure che lasciano un segno profondo nelle proprie comunità, e nelle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Partecipiamo al dolore della famiglia e degli amici più cari. Hanno voluto manifestare il loro cordoglio anche PIERO DE GRUTTOLA, GINA BIONDI, ADRIANA BRUNO, ROSALBA DELLI GATTI, GIOVANNI DE LUCA, ETTORE DE SOCIO, FRANCO FESTA, LICIA FESTA, ENRICO FIERRO, LUCIO FIERRO, GIULIANA FREDAENNIO LOFFREDO, ENRICA ROCCO, ENZO ROCCO, ERMANNO SIMEONE, CECILIA VALENTINO. «Il dolore non ha limiti, non ha fine e la notizia della morte del compagno Sandor Luongo. – si legge in una nota –  ci pone domande profonde sulla vita di tutti noi. Sandor era sempre attento al saluto, ”ciao” era la sua parola magica e in uno al suo bel sorriso obbligava tutti a rivedere ogni attimo della nostra vita comune, di anni belli come lui, pieni di vita, di speranze, di amori e di grandi passioni. Così ti ricorderemo, compagno di sogni infiniti, di grandi idee e di una onestà assoluta. Ciao Sandor, vai via con il sudore delle miniere della tua amata Tufo, trovi pace nella tua incantevole valle del Sabato. Addio».



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