“Stamattina è venuto a mancare un amico, un fratello. “Si prospettano giorni felici perché ho chiesto al Signore di poterLo servire”. Questa frase descrive più di tutte la sua vita.
Antonio Picariello è tornato alla casa del Padre dopo aver dedicato tutta la vita a servire Cristo. Da sposo, da padre, da professore universitario, da diacono permanente, da fratello per tanti di noi, da amico con il cuore puro per tutti. Da socio fondatore e da componente del Direttivo del Banco Alimentare Campania dal 2015. Il suo contributo, la sua intransigenza, la sua professionalità, il suo amore per chi era nel bisogno, la sua passione, la sua generosità e il suo sorriso ci guidino sempre anche da lassù. Sarai sempre con noi grande Picus!”.
Queste parole, pubblicate sulla pagina Facebook del Banco Alimentare Campania Onlus ci raccontano in poche righe l’essenza di una vita spezzata troppo presto, quella di Antonio Picariello, montefredanese e docente di Ingengeria presso l’Università di Napoli Federico II dove era anche direttore del Laboratorio ITEM del CINI,, città che lo ha visto dare l’addio al mondo terreno dopo un fatale evento cerebrale e alcuni giorni di trepidante attesa e speranza da parte della famiglia e dei tanti amici che ne hanno seguito, momento per momento, gli sviluppi pregando insieme.
La speranza si era annidata nel fluire dei giorni, sorretta dalla forte fibra di Picus – era questo il soprannome con cui lo chiamavano gli amici sin dagli anni dell’università – una speranza destinata a sfumare, nelle prime ore di stamattina, quando la notizia del suo ritorno alla casa del Padre si è diffusa come un fulmine tra gli amici, nella comunità scientifica di cui era illustre e apprezzato componente, nell’università, nella chiesa irpina e tra i tanti che lo apprezzavano per l’umanità che elargiva senza risparmio a chiunque.
“Oggi lo ricordiamo così: immerso tra le folle di studenti che in questi tanti anni di docenza lo hanno apprezzato, lo hanno stimato, lo hanno amato. – scrivono sempre sulla loro pagina Facebook i membri dell’Associazione Studenti di Ingegneria – E’ stato un uomo brillante, un professore encomiabile. La notizia di stamane, come un fulmine a ciel sereno, unisce tutti noi studenti in un profondo dolore. Ha lasciato una grande eredità a tutti noi: un’infinità di sapere e delle incommensurabili lezioni di vita e umanità. Ha combattuto fino alla fine, è stato un osso duro, ma oggi il nostro caro Ateneo, perde uno dei suoi meravigliosi pilastri. Non la dimenticheremo Prof. Antonio Picariello. Grazie di tutto”.
Tra gli amici del gruppo di Comunione e Liberazione di Avellino, movimento cattolico cui apparteneva sin dagli anni dell’università, la notizia ha lasciato un comprensibile sgomento, dopo giorni e giorni di preghiere comuni, infatti, la speranza della guarigione ha lasciato lo spazio al cordoglio e al commosso ricordo.
“La forma quotidiana della decisione per l’esistenza è il ricordo del destino che ogni cosa ha, che è uno solo, il mistero di Dio, è il ricordo che questo mistero è diventato un uomo. Perciò, la forma quotidiana della decisione per l’esistenza è vivere la memoria di Cristo”, queste parole di Don Luigi Giussani, fondatore di CL, racchiudono perfettamente il senso profondo della vita di Antonio Picariello, da oggi nel ricordo perenne della comunità montefredanese e di tutti coloro che ne hanno apprezzato l’acuta intelligenza, la fulminante ironia, l’amore per la vita e per la propria famiglia, l’anelito spirituale, la capacità di essere docente e mentore per chiunque gli si avvicinasse.