Nargi in bilico, tensione in Comune: scintille in Commissione Bilancio tra Spiezia e Giordano

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Doveva essere una seduta di commissione come tante, ma vista l’impasse sul rimpasto di giunta, con i festiani che non hanno firmato i decreti di nomina dei nuovi assessori, si è trasformata in una seduta ad alta tensione. Mentre nelle stanze della politica si tratta sulla possibilità di far cadere o meno la sindaca Laura Nargi, in Commissione Bilancio vanno in scena le scintille tra il consigliere Pd Nicola Giordano (presidente di Commissione) e Monica Spiezia, festiana della lista Viva la Libertà e in predicato per un ingresso in giunta che non si è ancora materializzato. Volano parole grosse: “Accusate noi di essere fascisti e poi vi comportate peggio” è la stoccata che lancia Spiezia alla fine. Ma ricostruiamo la scena.

Attorno al tavolo della commissione ci sono il presidente Giordano, la segretaria verbalizzante Ernestina Genovese, il dirigente Fausto Mauriello, il consigliere Antonio Bellizzi (Per Avellino) e Monica Spiezia (unica esponente di maggioranza presente: l’altra sarebbe dovuta essere Giulia Zaolino per il gruppo Siamo Avellino). All’ordine del giorno le linee di indirizzo per il nuovo bando per la gestione dello Stadio Partenio (la vecchia convenzione, già scaduta ad agosto scorso è in proroga fino al 31 dicembre). La discussione inizia con qualche minuto di ritardo: tutti concordi nel dare il tempo di arrivare al consigliere Bellizzi. Il dirigente Mauriello inizia a spiegare gli indirizzi del nuovo bando (“… il costo della concessione per quest’anno era di circa 85mila euro all’anno; per l’anno prossimo dovrebbe arrivare ad una base di partenza, al rialzo, di 100mila euro, ma stiamo ulteriormente affinando i calcoli… Saremmo anche orientati a dare la concessione per un minimo di 3 anni…”), ma nel frattempo il presidente Giordano si rende conto che nella documentazione arrivata sul tavolo della Commissione mancano due dati: il parere dei revisori dei conti e il piano finanziario: e così, proprio mentre la consigliera Spiezia stava formulando una sua domanda al dirigente, Giordano la interrompe per sospendere la seduta. “In mancanza di questi due documenti non si può continuare. Siamo costretti a rinviare la discussione, magari anche al 27 dicembre”. Spiezia chiede di poter comunque continuare a fare la propria domanda al dirigente Mauriello, ma Giordano tira dritto a fa mettere a verbale la chiusura della seduta: “Fatemi chiudere il verbale e poi potete continuare a fare tutti i discorsi che volete”. A questo punto arriva la stoccata sui ‘fascisti’ di Spiezia, che si dice amareggiata (eufemismo) per i modi bruschi del presidente: “Eppure io non avevo fatto storie per il ritardo del consigliere Bellizzi. La seduta era convocata per le 8:30, alle 9 me ne sarei potuta andare perché non c’era il numero legale minimo, invece ho aspettato”.

Evidentemente non corre buon sangue tra le opposte fazioni, ma di sicuro a pesare ancora di più sull’atmosfera generale è stata la parallela situazione di incertezza sul futuro immediato dell’amministrazione Nargi. Intanto, a margine della Commissione Bilancio, il presidente Giordano prova a chiarire la situazione, con parole però che sanno di cherosene: “Di fatto la consigliera Spiezie era l’unica presente della maggioranza e mi fa specie che una maggioranza che porta in commissione una pratica e poi non la sostiene. La consigliera Spiezia ha fatto la presenza, ha dichiarato anche delle cose in libertà, ma fa parte del personaggio, un personaggio che non ha una collocazione politica, che di volta in volta la cerca e la trova in funzione delle proprie convenienze”.



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