Questa volta i festiani non hanno detto no. Nel giro di qualche giorno dall’ultimo incontro, la sindaca Laura Nargi è riuscita a convincerli che non c’è altra soluzione se non quella di dare un segnale netto di discontinuità rispetto al passato: avanti con una giunta composta quasi esclusivamente da tecnici.
Niente assessori per Davvero e W Libertà, né per Siamo Avellino, lista diretta espressione della sindaca, tanto meno un riconoscimento per gli alleati di Patto civico, in particolare per le due liste che hanno eletto in totale tre consiglieri: rispettivamente due Moderati e Riformisti, compagine elettorale ispirata dal consigliere regionale Livio Petitto, e uno Forza Avellino di Angelo D’Agostino.
Ai festiani che hanno fatto il pieno di preferenze alle elezioni potrebbe essere concecca la carica di vice sindaco: ci sarebbe in pole l’ex assessore Marianna Mazza, la più votata in assoluto, candidata nella lista Davvero.
La spinta al rinnovamento che sta tentando Nargi non ha trovato la stessa resistenza che c’è stata nei giorni scorsi. Qualche malumore tra i festiani è fisiologico, giustificato, però il percorso della discontinuità sembra obbligato, imposto anche dagli ultimi risvolti giudiziari che hanno aggravato per certi versi la posizione dell’ex sindaco Gianluca Festa.
Qualcuno si chiede che cosa c’entrino i consiglieri, che cosa abbiano a che fare con l’inchiesta. Qualcun altro invece sostiene che la necessità di lanciare un segnale forte. Ad esempio anche nell’opposizione la pensano così. Era stato il consigliere regionale pd Maurizio Petracca a dichiararlo nei giorni. La giunta tecnica potrebbe favorire di conseguenza la distensione nel rapporto con il centrosinistra.
E allora Nargi potrebbe spingersi oltre su questa linea del cambiamento: non solo assemblare una giunta tecnica, ma avviare anche una messa a punto della macchina amministrativa di Palazzo di città.