Il nome deriva da “natural” (per i movimenti istintivi) e “naked” (perché ti alleni a piedi nudi per avere una maggiore percezione del corpo). Prova questi esercizi in sequenza per 15-20 minuti. Con calma e concentrazione
Nato da un’idea di Gianluca De Benedictis, presidente e direttore tecnico di Natked Group a Milano, il metodo Natked ha una visione che abbraccia corpo e mente. È un allenamento che abbina aerobica e arti marziali, come la capoeira brasiliana, alterna passi di danza a gesti di autodifesa e si ispira allo yoga per stimolare la concentrazione e favorire il relax. Al training possono essere affiancate sedute di crioterapia, osteopatia e massoterapia per garantire il recupero muscolare e l’equilibrio funzionale dell’intero organismo. Che aspetti? Metti in pratica il programma.
- Tono e resistenza
«Natked si prefigge di recuperare la naturalità dei movimenti del corpo, spesso dissipata dagli automatismi della vita quotidiana», spiega Gianluca De Benedictis. «Alla base ci sono esercizi classici di potenziamento, per lo più a corpo libero, come plank, squat, affondi, trazioni. “Strength“ (forza) è il primo step del metodo: definire i muscoli migliorando tono e resistenza». In foto, la trainer Micol Arianna Marzio mostra un affondo: con i piedi distanti quanto il bacino, fai un passo in avanti con il piede destro e, nel contempo, scendi con il ginocchio sinistro fino a sfiorare il pavimento, formando con le gambe due angoli di 90°. Torna in posizione eretta e ripeti con l’altra gamba. - Fluidità e mobilità
«Imparate le singole posizioni, puoi iniziare a metterle insieme in un flusso: è il “Flow”, il secondo step, che rende il workout più dinamico e ti insegna a “ricondizionare” il corpo fuori dagli schemi base. Una piccolo sfida per muscoli e cervello, con esercizi pensati per migliorare la flessibilità di fasce e tendini», continua l’esperto. Qui in alto ti viene per esempio proposto il Dragon Squat: isola il peso sulla gamba sinistra e solleva la destra, incrociandola dietro quella in appoggio. Incastra la coscia nell’incavo del ginocchio, per sostenerla, e cerca di raggiungere un punto lontano con la punta del piede, senza però iperestendere la gamba. Il busto si inclina a destra per controbilanciare. - Creatività ed eleganza
Partendo dalla posizione di Dragon Squat, dell’esercizio precedente, scendi ora nella Tail: allungandoti il più possibile, cerca di raggiungere un punto lontano sul pavimento con la mano e il piede opposto. Anche qui, però, attenzione alle tue sensazioni: non devi percepire tensioni, ma solo allungarti in modo naturale. «È la libera sperimentazione dello spazio, in cui ognuno si può muovere a modo proprio», riprende De Benedictis. «”Elements” (improvvisazione), il terzo momento di Natked, migliora la percezione del corpo, rendendolo equilibrato ed elegante». I due esercizi in sequenza vanno poi ripetuti invertendo le gambe. - Agilità e armonia
«Gli esercizi di improvvisazione sono movimenti che escono dalla routine per ridistribuire in continuazione il peso del corpo. Stimolando così agilità e controllo», assicura De Benedictis. Ecco per esempio, l’esercizio Three points: partendo dalla posizione di plank, in equilibrio su mani e avampiedi, stacca un punto di appoggio (una mano, come nella foto, o un piede, a tua scelta) e bilancia il corpo sui tre appoggi rimanenti. Riposiziona poi l’arto sollevato in un punto diverso rispetto a quello di partenza, spostandoti sul pavimento. Quindi solleva un altro punto di appoggio e ridistribuisci il peso del corpo per mantenere l’equilibrio.(Si ringrazia Natked, Via Joe Colombo 16 – zona Gae Aulenti, Milano)
Fai la tua domanda ai nostri esperti
