Martin Palumbo è già entrato nel cuore del lupo. A poche settimane dal suo arrivo, l’ex calciatore della Juventus Next Gen si sta ritagliando spazi importanti nella mediana dell’Avellino e nel match con la Turris ha offerto i primi significativi assaggi di quello che potrebbe essere il suo impatto all’interno delle dinamiche tecnico-tattiche della formazione biancoverde.
Nel cuore del lupo. Così Palumbo può cambiare l’Avellino
Arrivato in Irpinia per offrire una soluzione in più nel ruolo di play, indipendentemente dal ruolo, Palumbo appare destinato a diventare sin da subito un uomo-chiave per Biancolino. Se Palmiero continua giustamente a rimanere imprescindibile per le dinamiche di gioco del “Pitone”, è infatti altrettanto vero che il norvegese può dare al lupo un surplus di caratteristiche, che possono portarlo anche a coesistere con l’ex Pescara.
Mentre Palmiero spicca per il suo lavoro in fase di interdizione e nella prima costruzione, il norvegese ha invece una marcia in più nella riaggressione offensiva e nella rifinitura. Tutte qualità conciliabili per creare una mediana da sogno o per offrire al lupo una varietà di soluzioni clamorosamente elevata.
Soluzioni già emerse nel match con la Turris quando, dopo aver preso proprio il posto di Palmiero, Palumbo si è subito fatto apprezzare per la qualità nei tocchi (31/35 passaggi riusciti, 89%), per i passaggi chiave (2) e più in generale per l’apporto carismatico immesso in una fase delicata dell’incontro.
Con queste premesse, insomma, l’ex Juventus è destinato a ritagliarsi uno spazio sempre più centrale nel cuore del lupo e dei suoi tifosi, già innamorati dei suoi riccioli e della sua eleganza con il pallone tra i piedi.
