Una iniziativa per far venire allo scoperto chi è realmente contro l’amministrazione Nargi, chi non accetta compromessi con la sindaca: al circolo della Stampa c’è il centrosinistra cittadino senza il Pd. Il confronto, “Avellino e l’Irpinia. Un progetto per la svolta”, è organizzato da Per Avellino, Controvento – Sinistra Italiana – Si può. Qualche dem è presente: in platea si vede solo un pezzo di Pd. Due i riferimenti: il senatore Enzo De Luca e Lello De Stefano, coordinatore dell’area Schlein. Assenti il segretario del Pd irpino, Nello Pizza e i consiglieri comunali Pd, con l’esclusione di Antonio Gengaro.
Dal dibattito – introdotto da Generoso Picone – viene fuori una linea unitaria, netta, di contrapposizione alla sindaca e alla sua maggioranza.
Per Amalio Santoro, “oggi c’è un Festa bis, con tutte le contraddizioni che questo significa: una giunta condizionata da assessori più estranei che esterni, che non conoscono la realtà cittadina, un esecutivo bloccato”. La conclusione: “Oggettivamente, se lo spettacolo è quello di questi giorni, converrebbe da subito mandare a casa l’amministrazione”. Ma con Festa non si può discutere: “Non abbiamo votato neppure la convalida degli eletti, non prenderei neppure un caffè con i consiglieri di maggioranza”, chiosa Santoro.
Roberto Montefusco, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, chiarisce che l’iniziativa intende dare continuità a un progetto politico che non si è certo esaurito al momento del voto: “Ci troviamo di fronte a un’amministrazione ostaggio di uno scontro interno al blocco di potere che ha vinto le elezioni”. Poi l’affondo: “Servono comportamenti chiari e trasparenti a fronte delle ambiguità che in questa fase politica caratterizzano anche il Pd”. Nargi non può che dimettersi, insomma.
Così pure Antonio Gengaro: ” La crisi in maggioranza è conseguenza di posizionamenti per gestire il controllo della città. Se la sindaca non ha una maggioranza deve prenderne atto”, dice. Però con i festiani “nemmeno uno scambio di saluti”.
Giancarlo Giordano, ex parlamentare di Sinistra Italiana, si rivolge al Pd che “ricaduto nell’ora degli egoismi”.Noi – continua – siamo sempre aperti al confronto e continuiamo a ritenere che sia utile tenere in piedi il quadro di questa alleanza di centrosinistra, anche perché i fatti di cronaca politica di questi giorni ci rivelano che in città c’è bisogno di un dibattito politico serio”.
Secondo Giordano, il sindaco è “ostaggio delle contraddizioni della sua finta vittoria. Avrebbe dovuto evitare di candidarsi – ragiona -. La città paga le conseguenze della condizione politica che si è creata: non vedo né assessori all’opera né idee in campo. Mi pare di capire che c’è solo una continua contrattazione sul potere”.
Insomma, una sindaca commissariata dall’ex sindaco: “Vedo un ingombrante presenza di chi un ruolo ce l’ha e non sa amministrarlo e chi non ce l’ha e vorrebbe gestirlo”.