“Il Covid-19 è pericoloso, va combattuto, ma non con azioni discriminatorie che vanno a intaccare realtà tra le più rigorose a rispettare le misure per prevenire la diffusione del contagio. E soprattutto no ad altri lockdown”. Il presidente di Confartigianato Campania e Confartigianato Avellino, Ettore Mocella, si schiera al fianco degli operatori danneggiati dalle scelte del Governo e della Regione. “L’emergenza Covid è sì una crisi sanitaria ma anche economica e sociale. Non possono essere sempre le imprese private e i loro dipendenti a pagare il costo. A queste attività è stato chiesto prima di applicare protocolli e poi vengono chiuse. O erano sbagliati i protocolli o queste chiusure di oggi, come crediamo, non hanno un senso. Ciò che è mancato in questi mesi, come abbiamo più volte denunciato, è una strategia per fronteggiare la seconda ondata. Il Governo smetta di inseguire il virus e agisca in maniera preventiva”.
Mocella illustra le sue proposte: “La nuova stretta, seppur motivata dalla priorità di garantire la salute, rischia di mettere definitivamente al tappeto interi settori dell’economia italiana e quindi irpina, innescando una crisi sociale pericolosa e senza precedenti nella storia repubblicana. Chiediamo ristori immediati e reali commisurati alle perdite subite, destinati a tutte le imprese interessate dal provvedimento in aggiunta alla sospensione delle cartelle esattoriali, alla cancellazione dell’Imu, ai crediti d’imposta per affitti e bollette, alla cassa integrazione per i dipendenti. La situazione in provincia di Avellino si sta facendo drammatica”.
Alle 400mila imprese della ristorazione, del cinema, del benessere, degli eventi, del commercio e del turismo, direttamente colpite, va aggiunto oltre un milione di imprenditori e professionisti delle filiere, che hanno altrettanto diritto in tempi rapidi a ristori adeguati al danno.
“La chiusura delle attività di spettacolo, cultura e tempo libero può avere pesanti ricadute sul sistema Italia peraltro a fronte di non accertate conseguenze dirette sulla diffusione del contagio – aggiunge Mocella – A tal fine sarebbe stato, ed è tuttora, sicuramente più efficace assicurare la distanza interpersonale sui trasporti pubblici, avvalendosi delle disponibilità che abbiamo più volte dichiarato dei mezzi delle imprese private del trasporto persone, compresi autonoleggio e taxi”.
In sintesi, il presidente di Confartigianato suggerisce: “Servono più test rapidi sul territorio. In tal senso, come Confartigianato Avellino abbiamo avviato da tempo un sistema di sorveglianza attiva nelle nostre aziende per tutti gli addetti. E’ indispensabile garantire liquidità alle imprese anche per evitare il rischio usura che è in agguato anche in Irpinia così come altrove. Difendere le attività produttive vuol dire tutelare i posti di lavoro. Chiediamo più mezzi e risorse per il trasporto pubblico. Infine, per garantire il diritto alla salute e all’assistenza dei pazienti che soffrono di altre patologie, è indispensabile trovare soluzioni alternative per alleggerire il carico degli ospedali per pazienti Covid con sintomi più lievi”.
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