Nuvoloni neri di ritorno. Ora la classifica fa davvero paura

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I nuvoloni neri, che l’arrivo di Massimo Rastelli sembrava aver spazzato via, sono tornati a minacciare prepotenti il Partenio-Lombardi. L’Avellino cade male a Picerno e torna ad essere travolto dai dubbi e dalle incertezze di inizio stagione. Il ko del Curcio fa malissimo, sia al morale che alla classifica. Non si è visto il carattere che aveva tenuto in vita i lupi fino alla fine in quel di Catanzaro. Non si è vista la prestazione delle partite precedenti, con la produzione offensiva che si è in pratica fermata alla sola azione del gol. Pur trovandosi insperatamente in vantaggio, Casarini e compagni non sono riusciti a portare a casa nulla dalla trasferta lucana, con gli uomini di Longo che hanno meritato il successo perché ci hanno creduto di più.

La classifica si fa sempre più preoccupante, con l’Avellino adesso in piena zona playout e a due soli punti dall’ultimo posto. Qualche settimana fa, galvanizzati dall’entusiasmo del momento e sostenuti dalle prestazioni e dal calendario in arrivo, ci eravamo spinti a sognare un ipotetico attacco al quarto posto. Oggi i lupi si ritrovano al quartultimo posto, in un vero e proprio incubo. I brividi e le paure prendono il sopravvento. Per uscire da questa situazione bisogna scordarsi del nome che si porta. Per costruire il futuro occorre accantonare il glorioso passato e sporcarsi le mani in un presente che ora è nero come i nuvoloni di ritorno di cui sopra.



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