Si racconta nella sua prima autobiografia “Vocazione rivoluzionaria”, edizioni Il Castello, tra battaglie, ideali e potere della musica, Luca Persico, per tutti O’ Zulù, leader dei 99 Posse, autentico simbolo di una stagione in cui la musica era strumento per dare voce ai più deboli, espressione di un’ansia di cambiamento profondo della società. Un itinerario che passa in rassegna l’infanzia, la scuola, l’emarginazione e il bullismo per un “occhialuto bambino sovrappeso”, cresciuto tra l’amore della famiglia e un’educazione cattolica che gli stava stretta. Dagli studi al liceo classico alle prime militanze politiche, i primi ascolti musicali, con a visione del film Fa’ la cosa giusta di Spike Lee che lo avvicinerà alla cultura hip-hop, e in particolare alla musica dei Public Enemy e Run DMCC, sullo sfondo di una Napoli popolare e ricca di fermento culturale. I centri sociali, l’università occupata dove organizzò una radio clandestina, oggetto di un servizio TV di Piero Chiambretti su Rai 3. Nel 1991 nasce il centro sociale Officina 99, si intensificano le attività politiche, dall’invasione di una base NATO in Sardegna ai frequenti scontri con le forze dell’ordine. Dalla nascita nel ’92 dei 99 Posse, alla firma del loro primo contratto discografico “Non avevamo la più pallida idea di cosa stavamo per diventare”.
Un percorso che prosegue con la politica nelle piazze a manifestare, il tragico racconto del G8, finanche l’incontro con il Subcomandante Marcos, che in piena notte si svegliò per aiutare Luca e i suoi compagni ad accendere un fuoco. I viaggi in Palestina e Iraq perseguendo fermamente quello spirito di solidarietà, amore e libertà che hanno contraddistinto sempre il percorso artistico e umano di Zulù. Senza dimenticare traguardi come la colonna sonora di “Sud“, film di Gabriele Salvatores o altri aneddoti interessanti come l’incontro sul palco con Vasco Rossi Nel 2002 finisce l’avventura con i 99 e parte il progetto Al Mukawama, così come sul lato personale conosce Stefania, la donna che diventerà sua moglie e la mamma di suo figlio. Nuova vita, lontana da eccessi e dipendenze che qualche volta hanno bussato alla sua porta con le vesti del “demonio”, ma stesso approccio per la sperimentazione musicale e per l’impegno nel contrastare la controparte politica. Nel 2009 tornano i 99 posse. Tra il 2017 ed il 2019 nasce un side project in DJ set con dj Spike. Poi il COVID, il teatro, la sperimentazione, ed infine il grande ritorno sulle scene dei 99 Posse. Il volume sarà presentato il 18 novembre, alle 18, presso la sede di Avionica. A dialogare con lui la giornalista Maria Fioretti. Dopo la presentazione del libro ci sarà il LIVE SET Kinky Sound o sound e Napule (sempre a cura di ‘O Zulù