È il paradiso di chi ama andare in bicicletta, grazie ai suoi 39000 km di percorsi ciclabili ben segnalati, sicuri e… pianeggianti. Che portano ovunque, da Amsterdam, la capitale, alle pittoresche città di campagna, fino alle terre costiere del Mare del Nord.
Non a caso in Olanda circolano più di 23 milioni di biciclette e la metà degli olandesi la usa tutti i giorni come mezzo di trasporto. Qui ti proponiamo 3 itinerari alla scoperta di un paese certo conosciuto per i mulini e le distese di tulipani, ma che ti sorprenderà per la bellezza delle sue città storiche e delle sue verdi campagne, per la luce brillante del Nord e i suoi cieli azzurri solcati da nuvole bianche, che si riflettono nell’acqua dei mille canali.
Questo itinerario di circa 50 km, prevalentemente su ciclabile e per alcuni tratti su strade poco trafficate, porta a Utrecht, una delle più belle città storiche dell’Olanda. Una gita in giornata da Amsterdam, consigliata da Francesca Cosi e Alessandra Repossi, autrici di Olanda in bicicletta (Ediciclo, 15 €). Possibile anche un comodo rientro in treno: il viaggio è di circa mezzora e gli orari frequenti; vale la pena anche pernottare in città per visitarla con calma.
Il percorso in bicicletta, una volta usciti dal centro urbano della capitale, si snoda lungo le sponde del fiume Vecht e dei vari canali, attraversando piccoli paesi della campagna olandese. Offre scorci di vita fluviale, con i pescatori sull’argine e le lente e grandi chiatte che solcano l’acqua, di verdi distese pianeggianti, con pecore pasciute al pascolo, di mulini e casette in legno.
Lungo questo tratto si possono poi ammirare le ville storiche dei ricchi mercanti olandesi del passato. È d’obbligo una sosta per gustare, in uno dei locali tipici, i pannenkoeken, la versione olandese del pancake, dolci o salati a scelta. Percorrendo la ciclabile si incontra Breukelen, che ha dato il nome alla Brooklyn newyorchese nel 1646, quando i primi coloni olandesi vi si insediarono, e si può ammirare il castello di Nijenrode, ex residenza storica risalente al 1275 dai caratteristici mattoni rossi, oggi sede dell’Università.
Una volta arrivati a Utrecht, con i suoi pittoreschi quartieri da ammirare come in quadro e il centro storico dominato dall’altissimo campanile medievale, tutto è a misura di pedale: la città è stata infatti dichiarata, dal Global Bicycle Cities Index, la più ciclabile del mondo.
Qui le biciclette stazionano persino nella biblioteca centrale: si trovano infatti postazioni dove si può leggere seduti in sella e, con l’energia prodotta dalle pedalate, ricaricare tablet, smartphone o computer. Centro universitario, è piena di giovani e di locali che animano la vita notturna. Non deve mancare la passeggiata lungo il canale dell’Oudegracht, con i suoi caffè, ristoranti e bar con musica dal vivo, ricavati dalle antiche cantine lungo le banchine che si trovano sotto il livello stradale. Da visitare: la casa Rietveld Schröder, un capolavoro architettonico degli anni Venti del secolo scorso, patrimonio Unesco.
Un modo suggestivo per godersi il paese dei tulipani: abbinare alla giornata in bicicletta tratti di navigazione sui canali, a bordo di un hotel galleggiante. Battelli a fondo piatto, in molti casi nati come chiatte per il trasporto via fiume, trasformati con accoglienti cabine e aree comuni; sul ponte esterno lo spazio per parcheggiare le bici e per godersi, da un’altra prospettiva, il paesaggio da cartolina: svettanti mulini, banchine dai viali alberati e palazzine eleganti, le zattere e i giardini fioriti delle tipiche casette in legno, la verde campagna punteggiata da pascoli e fattorie.
È una delle proposte di Girolibero, tour operatour specializzato in vacanze itineranti, per scoprire l’Olanda del Sud: l’itinerario, con partenza da Amsterdam, tocca le storiche città olandesi con il loro patrimonio di arte e cultura. Tappe tra i 40 e i 50 km, perfette per pedalate tranquille alla portata di tutti. Il percorso si snoda verso Haarlem con il suo centro storico caratterizzato da canali, ponticelli, viette acciottolate, eleganti giardini e storici edifici. Simbolo della città è il Molen De Adriaan, il mulino a vento, ricostruzione del 1932: si può salire in cima per una vista spettacolare della città vecchia.
La ciclabile prosegue poi, tra campi, canali e fattorie, fino a Leiden, sede della prima università dei Paesi Bassi e città natale di Rembrandt, uno dei più grandi pittori fiamminghi del 1600; per continuare fino a Delft. Borgo d’origine del pittore Vermeer, immortalata nel suo celebre dipinto “Veduta di Delft”, è conosciuta per la produzione di ceramiche bianche e blu. Passeggiare lungo i canali del centro storico, ammirare le facciate di mattoni, le finestre colorate e i tipici frontoni, gironzolare tra vie e lungo le banchine è come fare un salto indietro nel tempo. Si naviga poi verso Rotterdam, città dai grandi contrasti fra antico e moderno e famosa per il suo porto: può valere la pena rimanere in barca per l’ingresso ai docks, che è davvero spettacolare.
Da qui si riparte in sella verso Kinderdijk con i suoi 19 mulini: patrimonio Unesco dal 1997, sono tutti funzionanti. Da questo scenario da cartolina si prosegue per Gouda, la città del formaggio, sede di uno storico mercato. Nell’ultimo tratto del viaggio su due ruote, prima del rientro ad Amsterdam, si arriva a Kudelstaart che offre la vista sui grandi laghi di Westeinderplassen. Per ulteriori dettagli sul viaggio: girolibero.it.
- Il nord e l’isola di Texel
È tutto da scoprire, soprattutto dal punto di vista naturalistico: un itinerario per immergersi nell’atmosfera del Mare del Nord, dove i campi sono stati strappati all’acqua e la costa offre spiagge di dune sabbiose, riserve naturali popolate da miriadi di uccelli. Questa è la regione dei polder, le terre costiere che, situate sotto il livello del mare, protette da dighe, sono state prosciugate e rese fertili: il più antico risale al 1612 ed è stato dichiarato patrimonio Unesco.
Il viaggio ad anello proposto da Slowbikes, tour operator che organizza viaggi in bicicletta in tutta Europa, prevede cinque giorni sui pedali lungo ciclabili che costeggiano prati, campi coltivati e frutteti; attraversano antiche città mercantili dove le case coloniche riflettono la ricchezza dell’epoca d’oro del commercio marittimo e di pesca olandese; incrociano antichi mulini per fare infine tappa all’isola di Texel, nel mare di Wadden.
Il tour parte da Alkmaar, famosa per il suo tradizionale mercato del formaggio, raggiungibile da Amsterdam anche in treno; è più impegnativo perché alcune tappe prevedono distanze superiori ai 60 km, ma si può sempre optare per il noleggio di una bici elettrica. La prima parte del percorso attraversa alcune cittadine come Hoorn e Enkhuizen, sulle rive del lago IJsselmeer, famose per le attività di pesca e commercio di spezie e bulbi. Pedalando lungo le sponde del lago si può visitare il museo all’aperto Zuiderzee, che illustra il periodo di massimo splendore delle città portuali del XVII secolo. Si prosegue quindi lungo la Westfriese Omringdijk, la diga che, lunga 126 km e costruita 800 anni fa, collega diverse città: questa zona è il regno del birdwatching, grazie alle riserve naturali paradiso di molte specie di uccelli.
L’ultima parte di questo percorso, verso Den Helder, attraversa la più grande area di bulbi da floricoltura del mondo che, in primavera, è un grande mare di colori di tulipani e altri fiori. Da Den Helder ci si imbarca per un breve tragitto in traghetto, destinazione isola di Texel: larga solo 9 km e lunga 25, offre 30 km di spiagge di sabbia, diversi villaggi e riserve naturali uniche; è infatti conosciuta per le sue dune ricche di uccelli e per i suoi paesaggi tra distese di erica, prati, fiori e paludi, dove pascolano liberamente cavalli, mucche selvatiche e pecore.
Il tipico paesaggio nordico, che lascia spaziare lo sguardo e la mente. Molto suggestiva la passeggiata fino al faro. L’isola ospita anche Ecomare, un rifugio di riabilitazione per le foche ferite, dove c’è pure un acquario e un museo. Questi mammiferi marini sono tra le specie più numerose nella zona del Mare del Nord intorno a Texel, ma sono continuamente minacciate dai rifiuti di plastica e dalle reti da pesca. Per saperne di più: slowbikes.eu.
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