Un costante dialogo tra antico e contemporaneo. E’ quello che consegna la rassegna fotografica “OttoxOtto. Otto fotografi otto racconti”, presentata questa mattina alla Biblioteca Provinciale di Avellino. E’ il coordinatore della rassegna Antonio Bergamino a sottolineare come nello spazio del Museo Irpino si alterneranno da maggio a dicembre otto autori che racconteranno sè stessi, a partire dal loro sguardo sulla realtà “La fotografia è introspezione dell’io, esperienza vissuta attraverdo differenti stili immaginativi. E’ un’edizione zero che speriamo possa crescere negli anni e diventare un appuntamento consolidato. Siamo convinti che sia possibile trasformare Avellino, come accaduto in altre città italiane, in una piccola capitale della fotografia, un’arte che, se valorizzata, può diventare una ricchezza per il territorio. Ad alternarsi nel corso della rassegna saranno workshop, incontri con autori e operatori, nel corso dei quali indagheremo le tecniche che sono dietro una fotografia d’autore”.
Giovanna Silvestri, coordinatore tecnico scientifico del Museo Irpino e della Biblioteca Provinciale S. e G. Capone Giovanna Silvestri spiega come “Questa volta abbiamo voluto restituire piena dignità all’arte della fotografia, attraverso otto esperienze, otto modi differenti di interpretare l’immagine. Speriamo che sia la prima di una lunga serie di mostre fotografiche. La scelta è stata quella di far dialofare la fotografia moderna con l’antico. Ecco perche le fotografie saranno esposte nelle sale del Museo archeologico”. E’ Donatella Donatelli, tra le fotografe protagoniste della rassegna, a spiegare l’importanza di un progetto che sceglie di puntare sulla fotografia mentre Federico Iadarola sottolinea la ricchezza rappresentata dalla diversità. E’, infine, Franco Sortini a evidenziare come il titolo richiami quello del gruppo F64 di Ansel Adams, capace di ridefinire i canoni della fotografia.
Si comincia giovedì 18 Maggio, nella Giornata Internazionale dei Musei, alle 17.00 con la mostra fotografica ‘’Narciso’’ di Ortensio Zecchino, un percorso fatto di immagini, di città frenetiche e caotiche che tuttavia nella propria immagine riflessa nelle acque, proprio come Narciso, sembrano ritrovare una nuova dimensione poetica. Si prosegue dal 10 al 30 giugno con Franco Sortini e “la città immaginata”, Aldo Marrone con “Terra di vino, terra divina” sarà protagonista dal 12 al 29 luglio, Antonio Bergamino racconterà “Spigoli sghembi…forse in salsa teatrale” dal 9 al 30 agosto, Nico Iannaccone sarà di scena con “Fattore C” dal 15 al 30 settembre, Federico Iadarola proporrà il suo itinerario “Da Luzzara a Porto Tolle, viaggio lungo il Po” dal 9 al 30 ottobre, Sergio Riccardo sarà di scena con “Sharks secrets” dal 17 al 30 novembre. Ultima protagonista Donatella Donatelli con “Be that woman, Mythological symbol” dal 9 al 31 dicembre.
Un universo variegato in cui si intrecciano sguardi differenti, così se Donatella Donatelli propone un nuovo universo iconografico in cui la donna si riconosce anche simbolo di forza, sapienza, diversità, accoglienza, multietnicità, tolleranza Ortensio Zecchino si interroga sulle molteplici sfumature legate ai riflessi e dunque alla simbologia dell’acqua, dal racconto del paesaggio di Aldo Marraone, tra atmosfere rarefatte e suggestioni arcaiche al reportage lungo il Po di Federico Iadarola che racconta le trasformazioni degli scenari naturali e del loro microcosmo, Sergio Riccardo si affida alle emozioni suscitate dalle immagini subacque, fino alla narrazione di Bergamino che “raccoglie qualche spigolo sghembo di Scampia”, per de-frammentare un luogo a cui si associano immagini stereotipate, per ricomporlo “a mio piacimento, in un ideale mosaico, dove ogni tessera si affianca liberamente alle altre”.
La rassegna, coordinata da Antonio Bergamino, è promossa dalla Provincia di Avellino con il coordinamento tecnico-scientifico del Museo Irpino e della Biblioteca Capone.
Post Views: 68