“Siamo convinte che non ci si possa fermare alla commemorazione della giornata contro la violenza sulle donne ma che sia necessario interrogarsi sul rapporto tra cultura e violenza”. A sottolinearlo Maria Grazia Papa di Rete Soma “Abbiamo sempre cercato, attraverso gli incontri promossi dall’associazione, di favorire un confronto tra differenti voci ed esperienze per comprendere le ragioni della violenza nel quotidiano, le responsabilità del diritto e del linguaggio. Si tratta, dunque, di affrontare la questione femminile in termini di scelte politiche, dei condizionamenti imposti da mancanza di lavoro e servizi. E’ chiaro che per avere un cambiamento c’è bisogno che ci sia una intera collettività che si muove. Di qui l’idea di un luogo dove le donne possano incontrarsi e costruire saperi, un luogo di accoglienza per chi ha subito violenza, la città ha bisogno di una casa delle donne. Con Rete Soma abbiamo attivato da tempo uno sportello dedicato alle donne, uno sportello che ha evidenziato le tante difficoltà dell’universo femminile durante la pandemia, dalla solitudine delle fasce sociali più avanzate che avevano bisogno anche solo di qualcuno che le ascoltasse, alle difficoltà per le giovani di riprendere lo studio o di coniugare lavoro e famiglia. Ecco perchè crediamo sia necessario ragionare sulle relazioni, a partire dalle esperienze dei singoli, sui sistemi di potere, sulle tante forme attraverso cui può esprimersi la violenza, a partire da quella psicologica che spesso ha a che fare con il potere economico”
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