Avellino – “Nel silenzio del Covid l’amministrazione approva una delibera di giunta che privatizza l’Acs”. Il j’accuse al sindaco Gianluca Festa arriva dal capogruppo di “Si Può” Amalio Santoro. Il riferimento è al project financing proposto al Comune, e approvato dalla giunta, dall’impresa Telereading di Catania, specializzata in tecnologie per il risparmio energetico e l’ottimizzazione del processo di gestione delle utilities. Un progetto che prevede un intervento di informatizzazione e modernizzazione dall’importo di circa 5,5 milioni di euro a carico del futuro concessionario che, in cambio, otterrà la gestione del sistema dei parcheggi per 15 anni (leggi qui).
La conseguenza, sottaciuta, è secondo Santoro “lo smantellamento dell’Acs”. Per l’esponente di minoranza consiliare si tratta di “mentre si discuteva del rilancio della società, di bilanci risanati e di un nuovo futuro fatto di più servizi, con questa delibera crolla tutto il castello di carte costruito dall’amministrazione e si capisce, ma era già chiaro, perché era stato costretto alle dimissioni il vecchio amministratore Greco. Dopo mesi di lockdown, impossibilità a svolgere commissioni e consigli comunali in presenza, ci ritroviamo di fronte a quello che volgarmente si potrebbe definire un ‘piattino’, preparato dal sindaco da mesi, sicuramente da prima di febbraio, quando avrà iniziato ad avere confronti con la società in questione senza mai premurarsi di confrontarsi con l’aula o con le commissioni”. Una vera e propria privatizzazione, secondo Santoro, non solo del servizio di gestione della sosta, ma anche dell’azienda municipalizzata che conta, al momento, 33 dipendenti tutti ex lavoratori socialmente utili per la cui stabilizzazione, ai tempi del sindacato Di Nunno, fu appositamente creata la società in house. “Nella delibera di giunta si parla vagamente del personale Acs, accennando solo all’assorbimento di 18 unità da scalare poi nel corso del tempo. Ma è tutta la delibera che fa acqua da tutte le parti- denuncia il consigliere- riservando un richiamo confusionario ad una proposta organica di un investimento significativo ma dai tratti nebulosi. La sostanza politica è che Festa, approfittando del lockdown, caccia fuori una decisione della giunta già presa senza alcun confronto e contro la quale il nostro gruppo si batterà”. Da componente della commissione bilancio, Santoro ricorda il lavoro avviato. “Avevamo iniziato un’attività di valutazione sul futuro della società, sulle sue nuove mansioni, un ragionamento su cui eravamo pronti a dare un contributo. Oggi invece registriamo un’inversione a U dell’amministrazione che si rifugia dietro la falsa convenienza del privato. Un vero e proprio colpo di mano di Festa, con buona pace dei dipendenti Acs e dello stesso amministratore provvisorio, da lui nominato, che discetta su quel che dovrebbe diventare la società per non chiudere i conti in perdita”.