L’Avellino continua a vincere, Catania ko grazie alle reti di Marconi e Gori: al “Massimino” la gara valida per l’undicesima di Serie C girone C è terminata 2-0 per i lupi, che hanno interrotto la maledizione: la vittoria a Catania mancava dal 1948.
Quinto successo di fila, sesta gara senza subire gol su undici giocate e primo posto momentaneo in classifica. L’Avellino, adesso fa paura a tutti. Continua invece la crisi in casa Catania.
Pazienza: “Per fare qualcosa di importante bisogna saper vincere anche le partite sporche”
Il tecnico dell’Avellino, ai microfoni di Prima Tivvù, ha commentato così la vittoria dei suoi: “È un successo di carattere che ci dà continuità. Dopo tre gare in una settimana avevamo poche energie ma i ragazzi hanno tirato fuori una prestazione eccezionale, di volontà. Per fare qualcosa di importante bisogna saper vincere anche le partite sporche.
Espugnato il “Massimino” dopo settantacinque anni, Pazienza: “Abbiamo esaudito il desiderio dei tifosi”
Il mister dei biancoverdi, ha poi parlato del tabu “Massimino”, l’Avellino non vinceva a Catania dal 1948: “Abbiamo raggiunto un traguardo storico, i tifosi ce l’avevano chiesto a gran voce e abbiamo esaudito il loro desiderio. Nella riunione tecnica prima della gara ho parlato con i ragazzi raccomandando di portare in campo la carica emotiva trasmessa dai tifosi, senza però farci prendere dall’irruenza e rischiare di rimanere in dieci.
Volevamo la vittoria per la classifica e la continuità, ho fatto presente che sarebbe valsa la pena sacrificarci per guadagnare un pezzo di storia dell’Avellino.”
Pazienza e le scelte dopo l’infortunio di Benedetti
Pazienza ha in seguito spiegato i cambiamenti tattici dopo l’infortunio di Benedetti: “Armellino è una soluzione che abbiamo provato e ci ha dato risposte positive. D’Angelo, Casarini e Dall’Oglio non sono ancora al 100%, meglio utilizzarli nei minuti finali. Palmiero sta bene fisicamente. I tifosi che ci aspettano ad Avellino? Risposta bellissima, viviamo della gioia dei tifosi e saremo felicissimi.”