Perché la speleologia ti aiuta a superare le paure: tutti i benefici

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Gli speleologi sono più sereni e gestiscono meglio l’ansia. È questo il risultato dello studio condotto dalla psicologa e psicoterapeuta Barbara Corsale in collaborazione con l’Istituto Mario Negri di Milano su 215 speleologi. La speleologia, che unisce lo sport alla conoscenza scientifica del territorio, aiuta infatti a superare i propri limiti, paure comprese.

Alla portata di tutti

Non si tratta semplicemente di esplorare delle grotte: «Ci si immerge in un mondo sotterraneo alla scoperta di stalattiti, stalagmiti, pisoliti (le meravigliose perle di grotta), ed eccentriche, concrezioni che fioriscono con forme inattese», commenta Moreno Tommasini, istruttore di questa disciplina.

Se sei mediamente in forma, non c’è limite di età e per imparare ci sono i corsi della Società speleologica italiana (speleo.it) o del Cai (cai.it). Ci si muove camminando tra massi e sotto volte spettacolari, scivolando nelle strettoie, ma anche calandosi o risalendo sulle corde, per affrontare i pozzi. «Devi indossare un imbrago specifico, più basso in vita rispetto a quello da arrampicata, chiuso con un anello d’acciaio, a livello dell’ombelico. Qui si fissano la longe, la fettuccia tubolare con due moschettoni fondamentale per assicurarsi e gli attrezzi per salire e scendere», spiega l’esperto.

Tanti i benefici

Oltre ai benefici per la mente, la speleologia rinforza tutto il corpo. «In corda l’impegno per gli addominali, i quadricipiti, i glutei e i muscoli delle braccia è intenso. Si allenano, inoltre, capacità di controllo, coordinazione e resistenza, soprattutto se si percorrono grotte dello sviluppo di qualche chilometro e con un dislivello oltre i 200 m», conclude Tommasini.

L’outfit giusto

«In grotta oltre al buio troverai umidità, fango, magari qualche tratto allagato. Ecco perché sopra alla tuta sportiva o a quella specifica per la speleologia, in pile, se ne indossa una in cordura, protettiva e allo stesso tempo traspirante», spiega Moreno Tommasini.

Per non scivolare, si usano pedule o stivali di gomma con la suola ben incisa, e per proteggersi guanti in tessuto. «Fondamentale anche il caschetto, omologato per la speleologia, con un impianto di illuminazione a led», precisa l’esperto.

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