Permessi di allattamento se la madre non lavora, li può prendere il padre? La risposta non è scontata

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Un quesito che molti neogenitori si pongono è legato alla possibilità, sia per il padre che per la madre, di richiedere permessi giornalieri per l’allattamento. Facciamo chiarezza

Diventare genitori è una gioia ed un’emozione senza eguali ma è essenziale mantenere un certo grado di ‘razionalità’ per tutto ciò che riguarda le questioni burocratiche inerenti l’aspetto lavorativo. Occorre infatti conoscere bene la normativa vigente in fatto di congedo di maternità obbligatorio e facoltativo e capire anche come muoversi per quanto riguarda i cosiddetti permessi giornalieri per l’allattamento del neonato.

Permessi per allattamento, anche il padre ne può fruire? (ilciriaco.it)

Nella fattispecie molti genitori si domandano se il padre abbia diritto a tali riposi per occuparsi della cura del figlio appena nato anche nel caso in cui la consorte sia casalinga. Ecco cosa prevede la legge.

Risposi giornalieri per la cura del figlio, come funzionano e chi ne ha diritto

Per fornire una risposta a tale domanda occorre comprendere con quali modalità il papà possa assentarsi dal lavoro per potersi prendere cura del bambino e a tal proposito è anche importante verificare quanto chiarito dalla giurisprudenza. Dipendenti pubblici e privati hanno certamente la possibilità, in determinati casi, di assentarsi dal posto di lavoro senza perdere la retribuzione come accade ad esempio per i caregiver che hanno a disposizione tre giorni al mese per poter fornire assistenza al familiare disabile.

Ma come ci si comporta per i permessi allattamento? Con questa dicitura si fa riferimento ai periodi di tempo nei quali il dipendente può assentarsi dal suo luogo lavorativo per dedicarsi all’assistenza del neonato. Tali permessi vanno a coprire i riposi nell’arco del primo anno di vita del figlio (anche tramite affidamento o adozione) e spettano anche al padre. Nello specifico i dipendenti, ai quali tali permessi sono rivolti, hanno diritto a due ore di riposo al giorno nel caso in cui l’orario lavorativo sia non inferiore a sei ore al giorno oppure di una sola ora nel caso in cui sia inferiore alle sei ore giornaliere.

Permessi per allattamento e mamma casalinga: cosa dice la legge
Permessi allattamento in caso di figli gemelli o due adozioni (ilciriaco.it)

In caso di parto gemellare o plurimo ma anche nel caso di adozione (o affidamento) di due bimbi i permessi possono essere raddoppiati. Inoltre l’indennità spettante per questi permessi è pari all’entità della retribuzione che sarebbe stata corrisposta al lavoratore. Importante è sottolineare che tali permessi valgono anche per la modalità di lavoro in smart working pertanto anche un genitore che lavora da casa potrà usufruirne a patto che i due genitori non ne fruiscano contemporaneamente.

Qualora invece la madre, poiché casalinga o disoccupata o per altri motivi, non usufruisca di tali permessi, sarà possibile per il padre richiederli al suo posto. Invece quando la madre lavoratrice dipendente si trova in congedo di maternità obbligatorio o parentale il padre non potrà beneficiare dei permessi così come quando la madre si trova in pausa per part time verticale o è assente dal lavoro per aspettativa o per aver richiesto un permesso non retribuito.



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