Avellino- Ennesimo capitolo della saga Piano di zona sociale A4. Protagonista questa volta è il coordinatore dell’ambito Luigi Cicalese che rassegna le sue “definitive” dimissioni “da tutti gli incarichi ricoperti sempre a titolo gratuito”. Il dirigente del Comune di Avellino scrive ai sindaci dei sedici comuni che compongono l’ambito territoriale e, partendo dalla nota con cui il 23 aprile scorso segnalava la necessità di ottenere alcuni adempimenti per poter redigere il bilancio mancante, una delle cause addotte dal sindaco Festa in qualità di presidente dell’ambito per non procedere alla sottoscrizione del contratto del direttore generale, prende atto “dell’inerzia dell’assemblea”. Cicalese aveva chiesto di avere la disponibilità del tesoriere, l’individuazione del responsabile del servizio economico-finanziario dell’azienda consortile, ed evidenziato l’impossibilità di poter deliberare senza il segretario consortile nonché la mancata designazione del revisore dei conti. Adempimenti che, a distanza di oltre un mese, ancora non sono stati compiuti. Tanto è bastato al dirigente, che ricorda come per due volte aveva già rassegnato le proprie dimissioni, poi respinte, dall’incarico di coordinatore del piano di zona e, di conseguenza, dall’incarico di direttore generale ad interim dell’azienda speciale consortile, per presentare il proprio addio definitivo fermo restando l’espletamento dei compiti ordinari per evitare di interrompere servizi tanto importanti per la popolazione. Toccherà ora alla stessa assemblea dei sindaci provvedere alla sostituzione del dirigente.
Un ennesimo colpo di scena che si consuma sulla pelle dei servizi sociali da erogare ad una popolazione di oltre 96mila persone che ancora attendono la partenza dell’azienda speciale consortile, di fatto bloccata a suon di carte bollate. Come faranno ora i sindaci a nominare un altro coordinatore del vecchio ambito che, tecnicamente, non potrebbe più operare visto che lo statuto prevedeva che la società consortile dovesse partire entro trenta giorni dalla sua approvazione? Chi dovrà predisporre la bozza di bilancio da approvare? Interrogativi che resteranno forse inevasi, almeno fino a quando non sarà convocata l’assemblea dei sindaci che, a quanto si apprende, dovrebbe tenersi entro breve termine. Una convocazione che era nell’aria da almeno quarantotto ore, ma che ora dovrà fare i conti con le dimissioni del dirigente nonché con i rischi legati al contenzioso in atto con Raffaele D’Elia, primo classificato all’avviso pubblico per la nomina di direttore dell’azienda speciale, il cui contratto è stato bloccato dal sindaco Festa. Un braccio di ferro consumatosi tra lettere e diffide, che nelle prossime settimane approderà in Tribunale.
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