Piano paesaggistico regionale, dai tre tavoli di lavoro di Grottaminarda le integrazioni del Masterplan Valle Ufita – Corriere dell’Irpinia

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I tavoli di lavoro sono stati tre. Al piano di sopra di palazzo Portoghesi, nella sala “Thomas Menino”, dopo la presentazione del piano paesaggistico regionale. E’ continuato, infatti,il confronto tra associazioni, tecnici, sindaci e società civile per individuare gli obiettivi di qualità, le proposte, le eventuali integrazioni al PPR. Perché, il territorio a cui è rivolto, possa indicare le giuste direzioni. E le istituzioni, in questo caso la regione Campania, possa recepirle. Particolare interesse ha suscitato la proposta di inserire nel piano alcune questioni irrisolte, e integrare quindi i sette punti del Masterplan, che ha fatto Nicola Cataruozzolo, segretario del circolo dem di Grottaminarda. E sono: la riqualificazione e il risanamento del fiume Ufita in attuazione del Contratto di Fiume “Ufita”, il cui Piano d’Azione relativo, è finalizzato alla tutela e alla corretta gestione delle risorse idriche, alla valorizzazione del bacino idrografico e dei sottobacini di riferimento del fiume Ufita, mediante la riqualificazione ambientale e la rigenerazione socioeconomica, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico e contribuendo allo sviluppo locale di tali aree. L’accordo è stato sottoscritto dal Consorzio di Bonifica e dalle amministrazioni provinciali di Avellino e Benevento.

Poi il recupero dell’Appia Antica e del tratturo della transumanza sul fondovalle Ufita.”La via Appia è un itinerario da valorizzare e da porre al centro del turismo lento per rafforzare l’offerta di nuovi attrattori come i cammini e i percorsi sostenibili, fondamentali per lo sviluppo in chiave culturale delle aree interne, ma anche per la tutela del nostro patrimonio. Con queste parole è stato presentato l’avvio per la candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO della Via Appia Antica.

“Questo tracciato non include Grottaminarda né i comuni della Valle dell’Ufita – aggiunge Cataruozzolo -. In realtà oltre ai rinvenimenti archeologici di noti studiosi già conosciuti sul percorso postulato in prosieguo verso Grottaminarda e diretto alla Valle dell’Ufita ci sono ulteriori elementi di novità provenienti ancora una volta da scavi archeologici preventivi alla variante ANAS, eseguiti a partire dal 2009, in località Fontana del Re, a poca distanza dalla S.S.90. L’occasione per integrare il percorso ci sarà data con l’arrivo dei tecnici dell’ICOMOS che dovranno verificare tutti i particolari della proposta”.



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