Quando pensiamo ai bulbi, ci vengono in mente i narcisi, i giacinti, i tulipani, insomma quei fiori tradizionali che sono fra i primi a sbocciare e che riportano un tocco di colore sui nostri balconi e nei nostri giardini.
«Finita questa prima ondata, però, ci sono le bulbose che hanno bisogno di caldo prima di essere piantate nel terreno. Sono meno famose forse, ma altrettanto fondamentali per rendere inconfondibile il nostro spazio verde anche d’estate», afferma Christian Shejbal, di Floriana Bulbose, che ha una delle selezioni più fornite. Non comprende solo bulbi ma anche tuberi e rizomi, che per semplificare vengono riassunti sotto il nome di bulbose.
«In tanti casi si tratta di piante molto conosciute. Un classico della tarda primavera per esempio sono i gigli, le calle o gli allium. Altri fiori, invece, come le dalie o i poetici cosmos sono i protagonisti dell’estate, anche se a volte si compra la pianta già in fiore».
Esistono però specie meno scontate e dallo speciale fascino esotico, che sono altrettanto facili da coltivare. L’Hymenocallis, con il fiore a forma di ragno, o la Gloriosa superba, che ha la particolarità di essere un vero rampicante, attirano sempre più persone. Altre sono da riscoprire come il Crinum o l’Amaryllis belladonna, dalle campanule rosate.
Ma la vera novità è l’affermazione delle piante tropicali anche nel mondo dei bulbi: Caladium e Colocasia sono quelle più di tendenza. I fiori in questo caso sono del tutto secondari, la loro bellezza è soprattutto nella forma e nel colore delle foglie, che donano a qualsiasi giardino o terrazzo il fascino di una giungla domestica.
Cosa li accomuna
«Molto spesso sono specie che arrivano dai Paesi tropicali, amano il caldo ma non sopportano le temperature estreme delle nostre estati, che ogni anno diventano sempre più torride. Per questo non vanno messe in pieno sole, bisogna garantire almeno qualche ora di ombra. L’ideale sarebbe il sole della mattina», consiglia Christian Shejbal.
«Oltre alla posizione, anche il substrato è un elemento fondamentale del successo. Questi fiori in genere amano un terriccio leggero e drenante, ma anche fertile e ricco di nutrienti. Per questo dobbiamo sempre verificare che contenga materiale drenante come la pomice o la perlite e del fertilizzante organico naturale. Questo ci eviterà anche di dover concimare per i successivi 4-5 mesi. Non bisogna risparmiare sul substrato delle nostre piante, i terricci più economici sono spesso anche i peggiori e lo prova il vago odore di muffa che spesso si sente all’apertura del sacco. La qualità si trova solo nei prodotti di fascia alta».
A parte questi aspetti generali, ogni specie ha le sue esigenze. Noi ne abbiamo scelte sei. Ecco i consigli dell’esperto.
- Caladium
È una delle piante più amate per i colori e le variegature delle foglie, spesso rosate, come la varietà Pink beauty o la Red flash. Se vuoi avere un esemplare super prova il rizoma di dimensioni jumbo, cioè grandi. Devi interrarlo non appena comprato, a una profondità di 8-10 cm. Tieni il vaso in casa in posizione luminosa, bagnando a terreno asciutto.
In giugno andrà spostato all’aperto in mezz’ombra, mantenendo il terriccio sempre leggermente umido. In inverno è meglio metterlo al riparo, riducendo drasticamente le innaffiature.
Gloriosa superba
Sà per i fiori grandi anche 10 centimetri, o per il nome grandioso, ma la Gloriosa superba non passa mai inosservata. Puoi goderti la sua fioritura da fine giugno. Scegli un rizoma grande (fa più fiori) e posizionalo in maniera obliqua, in modo che la gemma stia più in profondità e l’altra estremità appena fuori dal terreno.
Va coltivata in un vaso profondo e grande almeno 30 cm. Bagnala poco e spesso finché la piantina sarà alta almeno 15 centimetri. A quel punto passa a innaffiature abbondanti, ma solo a terreno quasi asciutto.
Hymenocallis
Ha un profumo raffinato e una forma davvero speciale con i suoi petali lunghi e stretti. Sembra molto aristocratica, invece è una pianta senza pretese. Puoi farla crescere in giardino, ma è perfetta anche nelle fioriere sul terrazzo e resiste addirittura in casa, purché in un angolo molto luminoso.
Si pianta in primavera quando il pericolo delle gelate è passato. Ha bisogno di un vaso grande perché nel tempo sviluppa radici importanti. Bagnala a terreno asciutto per godere delle sue strane corolle per tutta l’estate.
Verdi, nere, variegate, le foglie sono spettacolari ed enormi. Proprio per questo hanno bisogno di spazio: l’ideale è piantare la Colocasia in giardino, ma può crescere anche in un vaso purché grande almeno 30 cm. In primavera puoi partire dal tubero o comprare una pianta abbastanza cresciuta.
Il segreto è non farle mai mancare l’acqua, perché è una specie semiacquatica. In inverno va messa a riposo. L’ideale è tenerla al riparo, sulle scale o in cantina, evitando di innaffiarla fino a fine febbraio.
È facile, resistente al freddo, si riproduce molto facilmente ed è anche molto bella. L’unica cosa è non dimenticare di innaffiarla perché è quasi una pianta acquatica. È una specie imponente che sta bene in giardino, dove migliora anche il terreno perché ha proprietà fitodepurative.
Può crescere anche in un vaso grande e in questo caso manterrà un’altezza più contenuta. Della Canna indica esistono varietà assolutamente affascinati come la canna Stuttgart, dai fiori arancioni e dalle foglie a strisce.
Agapanthus
Fino a pochi anni fa veniva coltivato solo al Sud o nelle zone costiere, ma negli ultimi anni sono state create varietà che resistono al freddo e sono andate ad aggiungersi a una famiglia già numerosa. Esiste un Agapanthus per ogni esigenza: alto 50 cm per crescerlo in vaso, o più di un metro per il giardino.
Alcuni sbocciano a maggio, altri in estate o persino a ottobre. Ama il sole e l’acqua a terreno asciutto. Se pianti il rizoma quest’anno, fiorirà l’anno prossimo. Meglio comprare una pianta pronta a sbocciare.
Se vuoi vederle da vicino
Alcuni di questi fiori li puoi ammirare nelle mostre floreali, nei giardini delle ville storiche o negli orti botanici. Ecco alcune mete da non perdere.
Gli Agapanthus amano il mare e dalla tarda primavera li trovi nel giardino Villa della Pergola ad Alassio. Gli Hymenocallis si ammirano all’orto botanico di Palermo, mentre la Gloriosa superba sboccia nell’orto e museo botanico di Pisa.
La Colocasia cresce bene al Sud, per esempio nel giardino della Mortella a Ischia. Stesso discorso per i Caladium da scoprire a Catania nel giardino di Rossella Pezzino, uno dei più grandi vivai italiani. Per la Canna indica e le dalie, infine, punta su villa Taranto a Verbania.