Pirronti lascia Avellino: dalla droga ai furti, ufficiale in prima linea

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Il capitano Francesco Nicolò Pirronti

AVELLINO/ Il cambio di guardia dopo quattro anni alla Compagnia

AVELLINO- Nella sua valigia, quella delle esperienze investigative porterà i risultati ottenuti su fronti che spaziano dall’ambiente e l’inquinamento dell’area di Solofra e della Valle del Sabato fino alla droga e alla lotta contro un fenomeno odioso e sempre più in aumento, quello delle truffe agli anziani. Quattro anni senza dubbio intensi, quelli vissuti al comando di una delle Compagnie più importanti della provincia, quella di Avellino, dal capitano Francesco Niccolò Pirronti, che da domani non sarà più al suo posto al primo piano del Comando Provinciale di Avellino ma a Roma per un prestigioso incarico alla guida del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri della Capitale. Un lavoro intervallato solo dai sei mesi trascorsi per adempiere ad un’operazione internazionale nella missione di pace in Kosovo, quello portato avanti dal giovanissimo ufficiale. Nell’ottobre del 2016, a solo ventotto anni il capitano Pirronti ha guidato 194 militari, tredici stazioni, una Sezione Operativa e una Centrale Operativa. Dalla città capoluogo passando per Solofra e arrivando fino a San Martino Valle Caudina. Un territorio estesissimo, fino al primo agosto scorso, quando è nata la Compagnia dei Carabinieri di Solofra. 32enne originario di Matera, laureato in Giurisprudenza, ha intrapreso la carriera militare nel 2007, frequentando i corsi regolari presso l’Accademia Militare di Modena e la Scuola di Ufficiali di Roma.Inizia il suo percorso professionale da Ufficiale nel 2012 quale Comandante di Plotone della 1a Compagnia Allievi Marescialli presso la Scuola di Velletri per essere poi trasferito nel 2014 a Barletta dove ha retto il comando del Nucleo Operativo e Radiomobile. In Irpinia ha condotto numerose operazioni contro la criminalità, soprattutto incentrate sul contrasto ai furti, alle truffe e al traffico di droga. A partire proprio dalle operazioni che hanno interessato il contrasto agli stupefacenti , la prima, quella a pochi mesi dal suo insediamento alla guida della Compagnia di Avellino aveva smantellato le piazza di spaccio di Solofra, denominata Domus (perchè gestione, organizzazione e spaccio avvenivano nell’abitazione del pusher) passando per decine di sequestri di stupefacenti e alle ultime due operazioni di un certo rilievo sul fronte dello spaccio quella che ha sgominato un’altra piazza di spaccio, quella di San Martino Valle Caudina ed in particolare l’ultima che ha riguardato spaccio tra minori, anche in prossimità delle scuole. Ma ci sono anche le truffe agli anziani, che hanno portato dopo mesi di indagini a smascherare da parte dei Carabinieri veri un falso maresciallo che aveva frodato alcune anziane nella zona dell’hinterland. E c’è l’indagine sull’inquinamento della Valle del Sabato e sulla zona della Solofrana, che ha visto impegnati in prima linea proprio i militari dell’Arma guidati dall’ufficiale. Senza dimenticare i furti. L’operazione MadonnaNera, quella che prende spunto dalla tela del 1600 ritrovata dai Carabinieri ad agosto del 2017 grazie proprio alle indagini sulla ricettazione che aveva portato a scoprire decine di furti.

Il Quotidiano del Sud



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