Poche emozioni al Partenio-Lombardi. Tra i due litiganti ride solo il terzo incomodo

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Avellino e Catanzaro non si fanno male. Il tanto atteso big match della sesta giornata di campionato finisce senza vincitori né vinti, confermando le difficoltà che le due squadre stanno affrontando in questo complicato e inatteso avvio di stagione. Al Partenio-Lombardi le emozioni si sono contate sulle dita di una mano (Verna, D’Angelo) e non hanno fatto scrollare di dosso la pareggite a nessuna delle due.

In casa Avellino, tormentato ancora dalle numerose defezioni nel reparto offensivo, mister Braglia si è affidato al 3-5-1-1, un modulo che ha prodotto una buona densità in mezzo al campo ma che ha lasciato troppo isolato Maniero là davanti. Troppo poco per provare a vincere la partita. Il Messina visto domenica nel finale di gara contro il Potenza avrebbe sicuramente meritato una chance, magari nel quarto d’ora finale quando il Catanzaro appariva sulle gambe, ma il tecnico toscano ha preferito rimanere fermo sulle sue idee iniziali fino al fischio finale con cambi sistematici e senza improvvisare nulla. Pensando probabilmente a non rischiare, muovendo comunque la classifica in attesa di tempi migliori. Quando magari la sfortuna (legni ed infortuni) comincerà a guardare da un’altra parte.

Nella serata di ieri i due litiganti non si sono fatti del male e ad esultare, davanti alla tv, è stato solamente il Bari. La squadra pugliese, principale candidata al salto di categoria al pari di irpini e calabresi, ha visto raddoppiare i frutti del successo colto a Messina. I punti di vantaggio sui principali competitor sono adesso sei. Il campionato è appena agli albori, la classifica è tutta da costruire. Guardare tutti dall’alto fa però sempre un effetto diverso.



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